Il cronoprologo individuale di La Chaux de Fonds apre l'edizione 2016 del Giro di Romandia. 3.95 chilometri da percorrere, in palio la prima maglia di leader della corsa elvetica. Una volata ricca di insidie, perché già all'alba i corridori devono affrontare il primo GPM. Dopo un tratto introduttivo, la strada inizia a salire per raggiungere i 1061 metri di Rue de la Montagne - qui il rilevamento cronometrico - allo scollinamento mancano poco più di 2 km al traguardo.
Rapida picchiata, prima di un finale condito da curve da interpretare alla perfezione per non lasciare sull'asfalto secondi preziosi. La conformazione del tracciato amplia la gamma dei papabili per la vittoria. Difficile su un percorso nervoso, a strappi, tirare rapportoni e produrre alta velocità, occorre grande destrezza nel manovrare il mezzo, abilità nel rilanciare prontamente l'azione.
Il Team Sky - in difficoltà al Giro del Trentino, aldilà del successo finale di Landa - si presenta qui in forze, con Thomas e Kwiatkowski ai lati di Froome. I tre hanno credenziali importanti già per il cronoprologo. La BMC - non la prima volta in stagione - sceglie un arco a due frecce, con la strada a scegliere tra Porte e Van Garderen, mentre Dumoulin insegue un colpo di rilievo per rilanciare la sua candidatura.
Giornata delicata per Quintana - atteso sulle grandi montagne - e Zakarin. L'obiettivo è mantenersi a ruota dei rivali, rintuzzare un eventuale attacco.
Il percorso: