La quinta uscita al Giro dei Paesi Baschi si presenta come lo snodo cruciale della corsa, in attesa della cronometro, utile a definire le gerarchie in graduatoria. Nelle prime tappe dell'edizione corrente, scatti e contro-scatti, stoccate per valutare la tenuta dei rivali, non per guadagnare vantaggio in classifica. Così anche ieri, con Henao a scalzare Landa dal trono Sky, Kelderman a occupare la prima piazza della generale e Contador a saltellare sui muri di giornata. Oggi il percorso costringe tutti a fare i conti con fatica e difficoltà, sono 9 infatti i Gran Premi della Montagna, alcuni di importante entità.
Orio - Eibar/Arrate, 159 km privi di tratti lineari. Su e giù, all'inferno. Si corre col fiato alla gola, perché la prima asperità inizia già intorno al km 15. L'Alto de Itziar non presenta pendenze impossibili, serve quindi per preparare la gamba alle successive chiamate. Già con l'Alto de Karabieta - 3° Gpm - la situazione muta, perchè si sale al 7%. Il momento di svolta intorno al km 100. Chiusi i conti con l'Alto de Asentsio - colle di 2° categoria - il gruppo ha una ventina di chilometri in cui programmare il ballo finale.
Si parte con l'Alto de Ixua, 3.7 km, la strada si impenna e la pendenza non scende mai sotto il 10%, qui può saltare il banco, al traguardo mancano ancora 30 km. A seguire, l'Alto de San Miguel, 5.1 km, pendenze più lievi, 5,5%. A completare il quadro, la tradizionale scalata verso Eibar. L'Alto de Usartza misura 5 km, poco più, e sfora l'8%. In vetta, un paio di chilometri per trascinare la bicicletta all'arrivo. Sentenze.
Il percorso
Le salite nel dettaglio