Samu Sanchez resiste al colpo di pedale di Alberto Contador, poi, quando l'ultimo strappo è ormai al tramonto, si lancia, solitario. Una manciata di metri di vantaggio, un chilometro da percorrere. Samu vola, vola fin sul traguardo, mentre dietro invano si dimena Barguil, terzo alle spalle di Rui Costa. S.Henao è quinto, sesto è Quintana, settimo Contador, sono loro i principali protagonisti, almeno in salita, del Giro dei Paesi Baschi. Cade Landa, al traguardo con 8 secondi di ritardo. Kerlderman è il nuovo leader della corsa. 

La tappa prende il via da Lesaka, 165 km da percorrere. Nella fase iniziale, si sussegguono i tentativi di fuga, ma solo dopo l'Alto de Arkale, con l'accelerazione di Mate, prende corpo l'azione di giornata. Sei effettivi, tra cui il nostro Petilli. Questi i protagonisti di giornata: Wellens, Verona, Vicioso, Mate e Riblon. Il vantaggio non assume dimensioni importanti, il Team Sky controlla la corsa e il disavanzo balla tra i due e i tre minuti. 

Sull'Alto de Garate, intorno al km 130, la tappa prende vita. I neri aumentano la cadenza, davanti fioccano gli scatti, con Wellens e Riblon in evidenza. In questa fase si avvicina il gruppo, ma è poi sull'Alto de Aia che il ritmo si fa intenso. Verona mostra buona gamba, dal plotone emergono invece i gregari di Contador. Kreuziger tira un rapportone e mette tutti in fila, Contador danza, aria di guerra. Discesa e salita, l'ultima. Ancora Alto de Aia, versante durissimo, un muro con pendenze che sfociano fin sopra il 25%. Si sale a passo d'uomo, il corpo si contorce, il pubblico, ai lati, incita con urla continue. Una scheggia in nero esce dal gruppo. Non è Landa, in difficoltà, ma Henao. Quintana e Contador, replica immediata, ma i due faticano a tappare la falla. Solo quando la strada si fa più dolce c'è il riaggancio. Si forma un trenino, con i tre che raggiungono i primi. Parte però il contropiede, perfetto, di Verona. I "grandi" si guardano. Wellens, in picchiata, insegue l'alfiere della Etixx, anche Mate si riporta a contatto. 

Mancano ancora alcuni chilometri - fatali ai battistrada - manca un ultimo strappo, secco. Kreuziger da un ulteriore affondo, Contador riparte, Henao è un ghepardo. Alberto non demorde, ma la strada non concede altre occasioni, è il momento giusto per Samu Sanchez. Fiondata dello spagnolo, vincente. Domani si sale. 

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