La quarta tappa conduce il gruppo da Lesaka ad Orio. 165 km conditi da sei Gpm, due nella parte iniziale di corsa, quattro racchiusi nella seconda metà di gara. L'Alto de Jaizkibel, accoglie il plotone pochi chilometri dopo il via, si tratta dell'unica ascesa di prima categoria, la più lunga come chilometraggio. Al termine di un tratto in discesa, uno strappetto conduce all'Alto de Arkale, salitella di terza categoria che chiude la prima fase di corsa.
Un "periodo di stallo" si prolunga poi per diversi chilometri e trasporta i protagonisti alla fase saliente. Si ricalca in sostanza il disegno della terza tappa, diverse scalate, in sequenza, con punte pericolose. L'Alto de Aia si presenta in ogni suo lato, è infatti da percorrere da entrambi i versanti e nella sua ultima veste, quella che porta a una decina di chilometri, poco più, dall'arrivo chiama il gruppo a uno sforzo impetuoso. 1.8 km, strada che si inerpica fino al 12%. Si tratta di un perfetto trampolino per attaccanti di giornata, attesi poi da una picchiata e da un ulteriore rimbalzo verso l'alto, prima dei pochi metri che portano sotto lo striscione del traguardo.
Diversi uomini oggi possono recitare un ruolo da primo attore. Dani Navarro è in condizione, Gerrans è al momento piazzato, Rolland insegue il successo parziale. Difficile vedere in azione i primi della classe: Landa ha il compito di controllare la corsa, Contador osserva con attenzione, Quintana attende salite di altra entità.
Il percorso:
Le salite nel dettaglio: