Barcellona è la cornice naturale dell'ultima tappa della Volta a Catalunya. Cala il sipario sulla corsa spagnola, ed è il circuito del Montjuic ad accogliere la carovana, immersa nelle bellezze della città. Corsa e storia, tradizione e spettacolo. La prima gioia italiana, volata all'ultimo respiro di Cimolai a chiudere la rimonta vertiginosa del gruppo, con la Lampre ad orchestrare a lungo il recupero, introduce all'ultimo duello tra Alberto Contador e Nairo Quintana.
Difficile immaginare grossi distacchi nella tappa odierna, il percorso, mosso, non può creare selezione, una salitella da ripetere otto volte prima della chiusura della fatica è l'ultimo appiglio di chi insegue. A rendere il tutto aperto è quindi la situazione generale. Alberto Contador ha 7 secondi da recuperare a Nairo Quintana. Alberto pedala davanti, in attesa dell'occasione propizia, lecito quindi attendersi un allungo oggi. Con lui Martin - pimpante nei traguardi intermedi - pronto a scalzare Porte dal podio. Anche qui differenza minima, un secondo tra i due.
Si parte da Hospitalet de Llobregat per raggiungere 136.4 km dopo Barcellona. Tappa perfettamente divisa in due tronconi. Il gruppo affronta il primo Gpm, di seconda categoria, poco dopo il ventesimo chilometro. Alt de l'Ullastrell, 7 km, punte dell'8%. Al termine di un tratto pianeggiante, successivo alla discesa, seconda scalata, questa volta di terza categoria, Alt de Corbera. 3.9 km, anche qui si tocca l'8%, pendenza media del 4.
Dal km 84.6 si entra nell'atteso circuito cittadino, da percorrere otto volte. All'interno del circuito, l'Alt de Montjiuc, strappo secco di 2 km, con pendenza che varia dal 5% all'8%. Presumibile un affondo dei migliori sul penultimo passaggio, per valutare la condizione dei rivali.
Il percorso: