Il doppio attentato all'areoporto di Bruxelles (Zaventem, non lontano dalla capitale) e in una delle stazioni della metropolitana cittadina, ha sconvolto il mondo intero e costretto le autorità pubbliche a ripensare allo svolgimento di alcuni eventi sportivi. In ambito ciclistico, si è immediatamente messa in dubbio l'opportunità di correre le grandi classiche del Belgio, la cui stagione è appena all'inizio. Per un momento era circolata l'indiscrezione che la corsa di domani, la Attraverso le Fiandre, non si sarebbe disputata. Invece gli organizzatori, in accordo con le autorità di massima sicurezza, hanno confermato che si correrà regolarmente, anche se con una cerimonia di premiazione limitata allo stretto indispensabile in memoria delle vittime e con un doveroso minuto di silenzio al via.

A rischio sono ovviamente tutte le altre classiche che si correranno da questa settimana fino alla fine di aprile, tra cui ovviamente il Giro delle Fiandre, la Gand-Wevelgem, la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Tutte gare che rappresentano la storia del ciclismo, dai muri in pavè del Fiandre, dal Mur de Huy alla mitica Doyenne, la decana delle grandi classiche. Per il momento non sembra esserci il rischio di un annullamento di uno di questi appuntamenti, che in Belgio hanno una risonanza mediatica molto superiore a quanto avviene per esempio in Italia. Basti pensare all'importanza del Giro delle Fiandre o al prestigio della Liegi, da sempre traguardi molto ambiti dai corridori belgi. Oltre alle grandi classiche, ci sono poi alcune corse di preparazione come il gran premio di Harelbeke e la Tre Giorni di La Panne, anch'esse potenzialmente a rischio ma attualmente confermate. Infine c'è da sottolineare che anche la Parigi-Roubaix, la classica delle pietre nell'Inferno del Nord, pur svolgendosi interamente in territorio francese, ha come sede d'arrivo proprio il velodromo di Roubaix, cittadina al confine con il Belgio. Dunque anche la corsa del pavè potrebbe rientrare tra le gare sotto osservazione da parte delle autorità competenti, che a breve dovranno rendere noto se gli standard di sicurezza potranno essere rispettati anche su percorsi così lunghi e accidentati.