La seconda tappa prende il via da Matarò per giungere, 178 km dopo, a Olot. Il percorso non presenta particolari insidie, l'unica vera asperità di giornata - l'Alt de Els Angels - termina poco dopo il km 100 e lascia quindi spazio a un possibile rientro. Si tratta di un'ascesa di prima categoria, lunga 10 km, con pendenza massima intorno al 10%. 

In precedenza, un battito dopo la partenza, un Gpm di terza categoria, utile per avviare la possibile azione di giornata. 2.4 km per giungere in vetta all'Alt de Can Bordoi. Nei punti di maggior difficoltà la strada sale fino al 6-7%. 

A rendere interessante la giornata un tratto finale non prettamente pianeggiante. Dopo Banyoles, infatti, il percorso inizia a salire, anche se non in maniera sensibile e offre un'occasione ad attaccanti di razza per anticipare la volatona di gruppo. 

Nacer Bouhanni, dopo l'affermazione di ieri, punta il secondo successo di tappa, per dimenticare, definitivamente, la sfortunata avventura alla Milano - Sanremo. Importante il lavoro di copertura della Cofidis. 

Gli uomini di classifica, in attesa del primo duello in quota - domani si sale - mirano a controllare la situazione. Possibile la presenza nelle prime posizioni di Tinkoff, Sky e Movistar, con qualche gregario in avanscoperta per alleggerire il compito della squadra (esempio lampante quello di Roche ieri).

A difendere i colori azzurri, Gasparotto, 4° nel primo traguardo alla Volta a Catalunya, e Cimolai. 

Il percorso della seconda tappa: