E' il francese Arnaud Demare ad aggiudicarsi l'edizione 2016 della Milano-Sanremo, la Classicissima di Primavera ancora una volta conclusasi in volata. Ed è proprio nello sprint di gruppo che il corridore della FDJ riesce a piazzare la zampata decisiva, approfittando anche della caduta del colombiano Fernando Gaviria, che taglia fuori dall'arrivo grandi favoriti come Peter Sagan e Fabian Cancellara. Come ormai consuetudine, non vanno in porto i tentativi sul Poggio, stavolta ad opera dell'ex iridato Michal Kwiatkowski e in seconda battuta di Vincenzo Nibali. Sul podio di Sanremo, oltre al vincitore Demare, anche il britannico Ben Swift del Team Sky e il belga Jurgen Roelandts. Quarto Bouhanni, quinto Van Avermaet, ottavo Filippo Pozzato, primo degli italiani.

L'edizione numero 107 della Classicissima di Primavera prende il via dal Castello Sforzesco di Milano (i chilometri complessivi saranno 295, con la corsa allungata per una frana avvenuta ad Arenzano in tarda mattinata). Si forma praticamente da subito una fuga da lontano, che vede protagonisti undici uomini, tra i quali nessuno in grado di impensierire i grandi favoriti. Dopo 250 km di pura attesa, senza scossoni nè sul Turchino nè sul Berta, è sulla Cipressa che avviene il ricongiungimento con il resto del plotone, eccezion fatta per alcuni corridori caduti poco prima dell'attacco dell'ultimo capo della Sanremo, tra cui l'australiano Matthews. Ma neanche sulla Cipressa i big si muovono. Ci prova dunque Giovanni Visconti della Movistar, insieme a Ian Stannard del Team Sky, ad attaccare in salita, ma il loro tentativo (raggiunti in un secondo momento da Sabatini, Montaguti e Oss) viene stoppato sull'Aurelia, nel centro abitato di Arma di Taggia. Il gruppo si presenta così compatto sul Poggio di Sanremo, illusorio trampolino di lancio per coraggiosi finisseur d'altri tempi. E' il giovane italiano Andrea Fedi a scattare per primo sui tornanti dell'ultima difficoltà altimetrica di giornata, ma il team Tinkoff di Sagan non gli lascia spazio, con Oscar Gatto a fare da gregario all'iridato di Richmond. Più convinto e pericoloso l'attacco del polacco Michal Kwiatkowski, che parte sul tratto più duro e riesce a scollinare con cinque di secondi di vantaggio su Nibali, Cancellara, Sagan e il resto dei migliori.

In discesa Kwiatkowski sembra poter aumentare il suo margine in vista degli ultimi tre chilometri di pianura, anche perchè da dietro c'è un momento di sbandamento. A Cancellara basta però un'accelerazione delle sue, con Trentin a ruota, per raggiungere e superare il polacco del Team Sky e pilotare in un lampo il gruppo verso gli ultimi mille metri. Boasson Hagen prova ad anticipare la volata con una progressione anticipata, ma nemmeno il norvegese può sfuggire allo sprint a ranghi (quasi) compatti in Via Roma. Peter Sagan è piazzato al posto giusto e pare pronto a partire, quando il colombiano Fernando Gaviria, già protagonista alla Tirreno-Adriatico, cade e lo costringe a perdere lo spunto ideale. E' così Arnaud Demare ad approfittare della confusione finale per battere tutti con una volata imperiosa, andando a vincere nettamente la prima Sanremo francese dai tempi di Jalabert. Dietro di lui Swift, Bouhanni, Van Avermaet e Kristoff, con Pozzato malinconico ottavo per i colori italiani. La Classicissima di Primavera va dunque in archivio con un'altra vittoria di uno sprinter (l'anno scorso l'aveva spuntata il tedesco Degenkolb, oggi assente), confermandosi sempre di più un appuntamento imperdibile per le ruote veloci, piuttosto che l'evento ciclistico più appassionante dell'inizio di stagione.

Ordine d'arrivo. 1. Demare. 2. Swift. 3. Bouhanni. 4. Van Avermaet. 5. Kristoff. 6. Haussler. 8. Pozzato. 9. Colbrelli. 10. Trentin.