Da Nizza a La Madonne d'Utelle, 177 km, 7 Gpm, l'ultimo, traguardo di tappa, di prima categoria. Non un'ascesa con pendenze impossibili, scalata regolare, che trova i suoi momenti di massimo splendore nella zona centrale e nei 300 metri conclusivi. 

La sesta uscita alla Parigi - Nizza reclama i pretendenti alla classifica generale. Non c'è infatti traccia di pianura, si volge lo sguardo all'insù fin dalle prime battute, con il gruppo che deve fronteggiare, dopo qualche colpo di pedale, la Cote de Gattières. 4.5 km al 4,8%, un antipasto per abituare il fisico a una giornata in quota. La successiva difficoltà - la Cote de Coursegoules - è di altra lunghezza, si prosegue per oltre 11 km prima di scollinare e trovare un attimo di respiro. Traguardo volante e picchiata, non senza alcuni tratti in contropendenza prima di un altro Gpm, la Cote de la Sigale. 

La Cote d'Ascros - prima categoria, vetta a 70 dall'arrivo - introduce all'ultima parte di gara. 8.5 km, pendenza media del 5,4%. Chiuso questo capitolo si va in discesa verso il secondo traguardo volante di giornata, posto a Levens, dopo una salita di circa 6 km. Qui mancano 32 km, tempo per divorare la Cote Duranus e affrontare La Madonne d'Utelle. 

A spaventare non è tanto l'ascesa stessa, come detto pedalabile, quanto l'intensità della tappa, non c'è infatti un momento per staccare la spina, per  assorbire le asperità. Una giornata che attende i "grandi", il sornione Porte, l'attento Contador, il colosso Dumoulin, senza dimenticare Geraint Thomas. L'ottimo lavoro del Team Sky lascia intuire la forza del britannico. Matthews punta a difendere il giallo, impresa non semplice. 

Il percorso:

Il finale: