Nacer Bouhanni alza la voce. Dopo la squalifica rimediata nella giornata di martedì, il velocista della Cofidis precede - sul traguardo di Romans-sur-Isere - Edward Theuns e André Greipel. Ai piedi del podio Alexander Kristoff, con la Katusha lontana nel finale, dopo il duro lavoro per ricucire sull'attacco a tre lanciato da Chavanel, Fernandez e Vanmarcke. 

Proprio l'affondo dei tre citati, con Voeckler che dopo la fuga giornata - condotta insieme a Brammeier, Vachon e Siskevicius (in cerca di punti per la maglia a pois) - deve arrendersi alla fatica, rende il finale incerto. Westra e Wellens escono dal gruppo, ma non hanno gambe per dare corpo all'iniziativa, è così sfida diretta fra le squadre dei velocisti e passisti di prima fascia. 

Una trenata di Zakarin avvicina il plotone, spezzato in più tronconi, con Demare costretto al ritiro - problema al ginocchio - e Kittel lontano, complice una condizione non ottimale (sulla Cote de Saint-Uze perde le code del gruppo e non riesce a rientrare, nella medesima ascesa una caduta, senza conseguenze, per Geraint Thomas). Una manciata di secondi, un buco che non si chiude perché la Katusha esaurisce le forze. Ecco allora allo scoperto la Cofidis, fino a quel punto sorniona. 

Tre chilometri a tutta, 15 secondi da annullare. Gli ultimi colpi di pedale di un eroico Chavanel non cambiano lo spartito, volata, come nelle previsioni. Van Poppel, colosso della Trek, anticipa i principali interpreti, ma Bouhanni esce di ruota, si insacca nella sua bici, spingendosi in avanti per ottenere la massima velocità. Greipel si muove tardi, Theuns è secondo. 

Quinto Matthews, oggi meno esplosivo, ma pur sempre protagonista. L'australiano conserva la maglia gialla e si conferma attento nella gestione del momento e della corsa. 

Ordine d'arrivo:

1. Nacer Bouhanni

2. Edward Theuns

3. André Greipel

4. Alexander Kristoff

5. Michael Matthews