Non è e non sarà una classica monumento come il Giro di Lombardia, ma la Parigi-Tours rimane una corsa di grande prestigio tradizione, l'ultima della stagione sulle strade europee. Dopo la vittoria di Vincenzo Nibali una settimana fa sul traguardo di Como, è toccato oggi a Matteo Trentin, ventiseienne corridore del team Etixx-Quicstep, aggiudicarsi l'edizione numero 109 della corsa francese, per l'occasione partita da Chartres.
Trentin è stato bravo ad inserirsi nella fuga di trentuno uomini che ha caratterizzato la giornata, per poi attaccare sull'unica asperità di rilievo, la Cote de Beau Soleil, a una ventina di chilometri dall'arrivo. Con l'azzurro, già protagonista della prova in linea in maglia azzurra del Mondiale di Richmond, si sono involati verso il traguardo di Tours i due belgi Tosh Van Der Sande della Lotto-Soudal e Greg Van Avermaet del team Bmc. Proprio quest'ultimo sarebbe stato l'avversario più pericoloso nell'arrivo a tre che si preannunciava come inevitabile, ma è stato messo fuori causa da un problema meccanico all'ultimo chilometro. E così per Trentin non è stato difficile regolare in volata Van Der Sande e aggiudicarsi per la prima volta in carriera la Parigi-Tours, che non parlava italiano dal successo del 2012 di Marco Marcato. Quarto posto per Tiesj Benoot, che ha vinto lo sprint del gruppo degli inseguitori, giunti con una ventina di secondi di ritardo.
Per l'azzurro anche la soddisfazione di aver trionfato nell'edizione più veloce della storia della corsa francese: la media finale è stata infatti di ben 49.64 km/h.