Domenica 27 settembre si svolgerà la prova in linea per professionisti dei campionati del mondo di ciclismo su strada. Quest'anno i mondiali si terranno a Richmond, Virginia, traslocando dunque negli Stati Uniti dopo varie edizioni disputatesi in Europa. Il percorso americano offre tre strappi impegnativi, su un tracciato che andrà coperto per ben 259 km complessivi.

Il circuito di Richmond si presenta di difficile interpretazione. 16.2 chilometri tra pave è brevi salite, da ripetere per sedici volte, con un dislivello totale di 238 metri per ogni giro da percorrere. Il tracciato ricorda vagamente quello - ben più nobile e duro - del Giro delle Fiandre, con alcune rampe in pavè oltre il 10% di pendenza. Tuttavia, buona parte del mondiale si correrà in pianura, il che rende molto complesso individuare se si potrà arrivare ad una volata a ranghi quasi compatti, o se saranno agevolati scattisti e finisseur dalle accelerazioni secche e decise.

La corsa prenderà il via dal centro di Richmond, presso la Monument Avenue, tratto di pavè pianeggiante che conduce verso la svolta per la Virginia Commonwealth University, ancora senza difficoltà altimetriche fino all'undicesimo chilometro del circuito, quando i corridori dovranno affrontare il primo strappo sul ciottolato di Church Street verso Libby Park, duecento metro di salita per cominciare a verificare le rispettive condizioni di forma. Una brevissima discesa conduce poi sulla Ventitreesima Strada, dove un altra rampa di 100 metri di ascesa con tratti al 16% di pendenza massima dovrebbe fare una prima selezione. Seguiranno un paio di chilometri di discesa e pianura prima del gran finale sulla salita di Governor Street, la più lunga del mondiale con i suoi 400 metri all'8%. Dopo l'ultimo scollinamento c'è poi un insidiosissimo tratto in falsopiano di 680 metri - sul quale verosimilmente chi avrà le gambe potrà fare la differenza - che porta direttamente al traguardo. Gli ultimi metri sono dunque in leggera salita, e un'eventuale volata chiamerebbe in causa gli sprinter più adatti ad arrivi del genere, come Peter Sagan e John Degenkolb.

E' dunque un Mondiale di difficile interpretazione, che si distingue per la presenza di numerosi tratti di pavè e di brevi strappi disseminati tutti nella parte finale del percorso. Tra gli italiani, il corridore che sembra sposarsi meglio con le caratteristiche del tracciato è Diego Ulissi, anche se non è da escludere che si disputi poi una volata più tradizionale, soprattutto se i 259 km sulle strade della capitale della Virginia non saranno percorsi a velocità sostenuta per tutte le sei ore e mezza della prova in linea per professionisti.