Si conclude oggi la Vuelta a Espana edizione 2015, l'ultimo dei grandi giri del calendario ciclistico internazionale della stagione in corso. La passerella finale di Madrid incoronerà dunque Fabio Aru come titolare dell'ultima maglia rossa delle tre settimane trascorse su e giù per le strade della penisola iberica.

In una Vuelta che ha perso cammin facendo buona parte dei suoi interpreti più attesi (subito espulso Nibali, caduto e poi ritirato Froome, acciaccato Quintana), il sardo dell'Astana ha messo in mostra le doti che gli appartengono, già apprezzate sul percorso del Giro d'Italia 2015. Ostinato e mai domo, Aru ha piazzato un paio di accelerazioni importanti nelle prima metà di corsa, salvo rifiatare e perdere qualche secondo dai migliori negli arrivi in salita delle Asturie. La cronometro di Burgos è stata poi il punto di svolta di questa Vuelta, con il ragazzo del team Astana bravo a mantenere nel mirino lo scatenato Tom Dumoulin, e a liberarsi della pericolosa concorrenza di Joaquim Rodriguez. La tappa di ieri, con arrivo a Cercedilla, rimarrà a lungo nella mente degli appassionati italiani di ciclismo, nuovamente appagati nel vedere un loro connazionale vincere la classifica generale della corsa iberica, a pochi anni dall'ultimo successo di Vincenzo Nibali. Talento e orgoglio fanno dunque di Aru una delle certezze del movimento azzurro, protagonista designato delle grandi corse a tappe dei prossimi anni.

Sul podio di Madrid saliranno, insieme al corridore sardo, lo stesso Purito Rodriguez e Rafal Majka, il polacco capace di approfittare della defaillance finale di Dumoulin per issarsi fino al terzo posto. Male Valverde, che dopo l'ottimo piazzamento del Tour, dimostra difficoltà sulle grandi salite, ingiudicabile Quintana, al solito attendista ma stavolta con l'alibi di una condizione tutt'altro che esaltante causa sindrome influenzale che lo ha colpito sui Pirenei. La Vuelta 2015 consegna però al ciclismo internazionale anche facce nuove, come quelle del già citato Dumoulin, di Esteban Chaves e del velocista che avanza Caleb Ewan.

L'ultima frazione, la Alcalà de Henares-Madrid, si corre in serata, con arrivo previsto intorno alle ore 20.30. 98 i km dell'ultimo trasferimento di cui una sessantina si percorreranno nel circuito della capitale spagnola, da portare a termine per dieci volte. Sarà un'occasione per rivedere all'opera gli sprinter sopravvissuti agli ultimi dieci giorni di Vuelta, nel giorno più importante della giovane carriera di Fabio Aru.