La tappa di ieri, con arrivo a Murcia, continua a far discutere l'ambiente della Vuelta a Espana edizione 2015. Passata sotto silenzio la vittoria allo sprint del belga Jasper Stuyven del team Trek, le attenzioni del mondo ciclistico si sono concentrate sulle cadute verificatesi in sequenza sulle strade iberiche. A farne le spese tra i big sono stati l'irlandese Daniel Martin e l'americano Teejay Van Garderen, con quest'ultimo che ha riportato la frattura della clavicola con conseguente ritiro. Il corridore della Bmc, già costretto all'addio all'inizio della terza settimana dello scorso Tour de France, lascia così anzitempo anche la Vuelta, forse con qualche rimpianto in meno rispetto alla Grand Boucle, dove era in lotta per il podio di Parigi. Coinvolto nella caduta sul circuito di Murcia anche il belga Kris Boeckmans, immediatamente trasportato in ospedale per le conseguenze di un trauma facciale e uno cranico, per la frattura di tre costole e versamento di sangue in un polmone.

Ma a scatenare aspre polemiche è stata anche la successiva caduta di Peter Sagan, travolto da un moto dell'organizzazione quando mancavano otto chilometri dall'arrivo. Non è la prima volta che si verificano episodi del genere (era già accaduto un incidente simile a Jakob Fuglsang al Tour), e la reazione furiosa dello slovacco è sembrata più che giustificata, una volta resosi conto di essere stato privato di un'ottima occasione per vincere la sua seconda tappa di questa Vuelta.

Tra discussioni sulle condizioni dell'asfalto di Murcia ("c'erano varie buche", hanno denunciato i corridori) e sulla pericolosità delle moto al seguito della corsa, la Vuelta riparte oggi per l'ottava frazione, la Torrevieja-Cumbre del Sol, 168 km di lunghezza sulla costa orientale della Spagna, e con arrivo in quota sull'Alto de Puig Llorença, ascesa di prima categoria. Quattro i chilometri in salita nel finale di tappa, con rampe ben oltre il 10% di pendenza negli ultimi tremila metri che conducono all'arrivo. Difficile immaginare grossi distacchi tra gli uomini di classifica, anche se saranno in molti a voler testare le proprie condizioni di forma su un traguardo così impegnativo. Il finale sembra molto adatto alle caratteristiche di Joaquim Rodriguez e di Alejandro Valverde, anche se quest'ultimo dovrà adeguarsi alla tattica di gara della sua Movistar, che potrebbe concentrarsi su un attacco di Nairo Quintana. Attesa per la reazione di Chris Froome, apparso in difficoltà in questo inizio di Vuelta.