Dopo le scintille della frazione di ieri con arrivo a Caminito del Rey (Quintana all'attacco, Nibali espulso dalla corsa), la Vuelta presenta oggi una tappa insidiosa, la Mijas-Malaga, 158.4 km di lunghezza con due gran premi della montagna sul percorso, l'Alto de Mijas (terza categoria) e il più impegnativo Puerto de Leon (prima categoria).

Le due asperità di giornata sono però poste lontano dal traguardo di Malaga, a oltre settanta km dalla linea d'arrivo. Probabile che un gruppetto di attaccanti provi a inscenare una fuga da lontano, difficile invece che le squadre dei velocisti lascino troppo spazio alla testa della corsa, volendo presumibilmente approfittare di una della poche tappe con arrivo in pianura di questa edizione 2015 della Vuelta a Espana. Ma non è detto che si giunga a Malaga con il gruppo compatto. Sulle strade della Costa del Sol gli organizzatori hanno infatti posto una serie di strappi a meno di dieci chilometri dall'ingresso in città. Veri e propri trampolini di lancio per finisseur di razza, le rampe finali potrebbero affaticare alcuni tra i velocisti più accreditati della corsa iberica, mentre sarà da verificare se qualcuno degli uomini di classifica si muoverà dopo lo schermaglie di ieri.

Una Vuelta che ha perso uno dei suoi protagonisti annunciati, quel Vincenzo Nibali espulso per essersi fatto trainare dall'ammiraglia, rimane comunque una gara molto interessante, con il colombiano Quintana che ha già dato l'impressione di voler adottare una tattica di corsa più aggressiva rispetto a quanto fatto al Tour de France. Non sembra quella di oggi la frazione adatta a uno scalatore puro come il giovane Nairo, nonostante la Vuelta abbia negli anni abituato gli appassionati a vere e proprie imboscate in frazioni apparentemente di trasferimento. Da verificare anche l'atteggiamento di Alejandro Valverde e Joaquim Rodriguez, che potrebbero tentare un assolo nel finale per aggiudicarsi immediatamente un successo parziale nella corsa di casa.