Reduce da un Tour de France travagliato e chiuso al quarto posto in classifica generale, Vincenzo Nibali non ha impiegato molto tempo per decidere se partecipare o meno alla prossima Vuelta a Espana, al via il 22 agosto con una breve cronosquadre con arrivo a Marbella. E' stato lo stesso corridore messinese ad annunciare la sua presenza alla corsa spagnola attraverso il suo account Twitter: "Alla Vuelta ci sarò anch'io, con Fabio Aru, Mikel Landa e tutto il team Astana", il breve messaggio del siciliano sul social network.
Il coinvolgimento di Nibali rende ancor più interessante l'ultima grande gara a tappe dell'anno, con Valverde e Quintana quasi certamente al via di Marbella, mentre meno scontata è la presenza del vincitore del Tour de France 2015 Chris Froome. Tra i delusi della Grand Boucle vi sarà spazio anche per la voglia di rivincita di Teejay Van Garderen, in corsa per il podio di Parigi, ma frenato sulle Alpi da un virus influenzale che lo ha costretto al ritiro. Ha già annunciato la propria disponibilità Joaquim Purito Rodriguez, laddove Alberto Contador appare sempre più titubante: alla sua voglia matta di correre (e vincere) anche in patria si contrappone in questi giorni il pragmatismo di chi lo circonda, più propenso a "stopparlo" dopo una stagione che gli ha già visto disputare Giro d'Italia e Tour de France.
Sarà dunque tutta da verificare la convivenza del trio Nibali-Landa-Aru nell'Astana di Vinokourov. Il corridore siciliano dovrebbe partire con i gradi di capitano, in virtù di una maggior esperienza e di una bacheca già piena di trofei di prestigio. Ma di certo Fabio Aru e Mikel Landa non correranno da semplici gregari: il giovane ragazzo sardo ha ben figurato al Giro e si è fatto conoscere dal grande pubblico del ciclismo proprio alla Vuelta dello scorso anno, mentre il basco Landa ha già firmato con il Team Sky per le prossime stagioni e potrebbe anche ritenersi sciolto da vincoli di sorta. Come al solito sarà la strada a delineare meglio le gerarchie di squadra, con Nibali che spera di ritrovare finalmente il ritmo giusto per conquistare la sua seconda Vuelta della carriera. La lotta per la maglia roja si accenderà sulle innumerevoli salite disseminate lungo il percorso: ad arrivi di tappa al termine di strappi brevi ma molto pendenti si alterneranno frazioni di alta montagna con più gpm da scalare.
Su un tracciato del genere il favorito numero uno potrebbe essere il colombiano Nairo Quintana, in versione diesel nelle tre settimane del Tour appena conclusosi. L'uomo della Movistar è attualmente lo scalatore puro più forte che ci sia in gruppo e la Vuelta 2015 pare proprio essere perfetta per esaltarne le doti. Ovviamente la presenza di Chris Froome sposterebbe gli equilibri in gara, anche se il sudafricano ha già dimostrato in passato di non gradire troppo leaccidentate strade di Spagna. Negli ultimi anni la Vuelta sta assumendo un peso sempre maggiore nel calendario del ciclismo internazionale: da corsa snobbata perchè considerata di minor prestigio rispetto a Giro e Tour, ha negli ultimi anni trovato una sua fisionomia, divenendo il trampolino di lancio ideale per chi intende prepararsi per il successivo Mondiale di fine settembre. La nuova collocazione a ridosso del Tour (quattro settimane l'arco temporale che separa i due grandi giri) ha reso la Vuelta ancor più appetibile per quei corridori delusi dalla propria stagione e desiderosi di rivincita.
Sorretto anche da un movimento ciclistico che ha prodotto ottimi risultati negli ultimi anni, il Giro di Spagna si prepara ad offrire anche quest'anno grande spettacolo, con i tanti protagonisti al via a darsi battaglia su ascese infinite e pendenze in doppia cifra. Nibali cercherà il bis, ma dovrà guardarsi dalla concorrenza, mai come quest'anno di livello mondiale.