Il pubblico francese ha ormai perso l’abitudine nel vedere i propri beniamini trionfare al Tour de France. Da qualche anno però, le cose stanno cambiando e il merito va attribuito a una nuova generazioni di talenti francesi, che già hanno saputo dimostrare, nonostante le eccessive pressioni che il futuro è dalla loro parte. Tra i tanti, spicca il nome di Romain Bardet, giovane 24enne, smilzo e longilineo, proveniente da un piccolo paesino di soli 7000 anime nell’Alta Lorena.
Oggi il galletto della Ag2r, ha finalmente espresso al massimo tutte le sue qualità, costruendo chilometro dopo chilometro una vittoria magistrale, in una delle tappe più attese e prestigiose del Tour 2015, quella con la scalata al Col du Glandon, e l'arrivo a Saint Jean de Maurienne.
E’ proprio sul Glandon, salita interminabile e affascinante che Bardet ha messo alla frusta gli avversari, che poi ha saputo staccare nell’altrettanto difficile discesa, ricordando a tutti di non andar forte solo in salita, ma di essere anche un eccellente discesista, uno di quelli che sa fare la differenza. Poi gli ultimi chilometri con il cuore in gola, con le urla e gli incitamenti del pubblico e dell’ammiraglia, prima del traguardo, prima di alzare la mani al cielo. Sì, c’è l’ho fatta, ha detto Bardet! E’ una grande impresa, una di quelle che ti fa diventare grande, anche se il futuro è tutto ancora da scrivere.
All’arrivo Bardet ha esternato davanti a migliaia di telecamere le sue emozioni, dopo la tappa che lo ha visto splendido vincitore: “E’ stata una tappa folle fin dall’inizio. Ho avuto fortuna, sono entrato nell’attacco giusto e poi nella discesa del Glandon ho fatto la differenza. Tutti gli altri fuggitivi erano un po’ stanchi e così ho cercato di cogliere questa grande occasione.” Poi il giovane francese continua: “Vincere una tappa al Tour era il mio obiettivo, ci tenevo tanto, sono davvero contento per quello che ho fatto.” Poi ha concluso: “Conoscevo il percorso, lo avevo già fatto in allenamento durante questa primavera.” In conclusione un pizzico di emozione per il giovane corridore: “In cima ai Lacets di Montevenier gli incoraggiamenti che si ripetevano grazie all'eco mi hanno dato la pelle d'oca".
Si è dovuto accontentare della piazza d’onore, un altro francese, Pierre Rolland, che non è riuscito a tenere le ruote di Bardet in discesa. Ecco le sue parole al termine di questa tappa: “Sono deluso per come è finita per me, ma devo dire che sono davvero contento per il mio amico Bardet. Sui Lacets ci siamo presi la responsabilità di andare a riprendere Romain. Devo ringraziare infinitamente il mio compagno Cyril Gautier, che è stato eccezionale. Non ho parole per descrivere tutto ciò che oggi ha fatto per me, ma alla fine il vantaggio di Bardet era troppo ampio e non sono riuscito a riprenderlo. Poi Rolland ha spiegato, dove, secondo lui la tappa ha preso la svolta decisiva: “Sul Glandon, c’è stato un piccolo incidente, con una moto che per poco non ha fatto cadere Fuglsang. Proprio in quel momento è partito Bardet, ma io ho deciso di lasciarlo andare, ma mi sono sbagliato.” Poi ha concluso: “Sono contento che a vincere sia stato Romain, ma mi sarebbe piaciuto essere, lì al suo posto.”
Non va dimenticata però la lotta per la classifica generale. Anche oggi c’è stato qualche attacco isolato da parte di Contador e Nibali, ma alla fine, anche se con qualche patema, Froome ha controllato la situazione, avvicinando sempre più il suo secondo Tour de France.
Contador al termine della tappa ha rilasciato importanti dichiarazioni alla stampa: “E’ stata una giornata durissima per me, sentivo molto male dopo la caduta di ieri, ma devo tenere duro e provare comunque ad attaccare. Siamo arrivati tutti insieme, ma è necessario continuare a provare con gli attacchi, nei confronti della maglia gialla.” Per quanto riguarda un possibile piazzamento sul podio, Contador è sembrato pessimista: “Valverde ha un buon vantaggio su di me. Ieri ho perso molto tempo. Penso che il terzo posto sarà di Valverde.”
Della tappa odierna ha parlato anche Michele Scarponi, compagno di squadra di Nibali, oggi arrivato con i migliori della generale: "Si sono mossi a turno un po' tutti. Ci ha provato un paio di volte anche Vincenzo. È stato tutto difficile anche oggi ma abbiamo superato bene gli ostacoli. Ci aspettano ora due giornate importanti. Proveremo nuovamente ad attaccare ma gli altri vanno tutti forte".
Dunque, un’altra tappa di montagna è andata bruciata senza nessun mutamento nelle prime posizioni della classifica generale. Domani c’è un altro tappone, che stavolta prevede l’arrivo in quota. L’ultima chance prima dell’Alpe d'Huez per chi ha intenzione di vincere questo Tour de France. Sono attese scintille.