Sempre il Gorilla, sempre Greipel, re degli sprint anche sul traguardo di Valence. Il velocista della Lotto-Soudal si è imposto con autorevolezza nella 15^ frazione del Tour de France 2015, regolando Degenkolb e Kristoff giunti alle sue spalle. Quarto posto per Sagan, che comunque, grazie all'ennesima fuga è riuscito ad accumulare altri punti preziosi per blindare la classifica a punti, che lo vede sempre più al comando. Tra gli italiani, va registrato l'ottimo piazzamento di Davide Cimolai che ha raccolto il nono posto dopo una giornata dura e complicata fin dai primi chilometri.
Nessun movimento tra gli uomini di classifica, che hanno trascorso una giornata di relativa tranquillità in attesa dell'arrivo di domani a Gap, e del successivo giorno di riposo, prima di arrivare ai piedi delle Alpi.
Intanto però, a brillare è la stella di André Greipel, muscoli in abbondanza, talento da vendere e tanta fame di vittorie. Eh si, è proprio il "Gorilla", questo il suo soprannome, il dominatore degli sprint in questa edizione della Grande Boucle. Con quello di oggi, il 32enne velocista ha raccolto la terza affermazione in quest'edizione, confermando il suo strepitoso stato di forma. Al termine della tappa, Greipel ha commentato così il suo trionfo: "Devo essere grato alla mia squadra, anche oggi sono stati fantastici. E' stata una giornata dura, soprattutto nella prima parte, ma oggi mi sentivo bene, ho sofferto molto, ma sono riuscito a restare nel gruppo dei migliori. Poi negli ultimi chilometri, i miei compagni mi hanno guidato nelle prime posizioni e alla fine ho cercato di dare tutto me stesso, per ripagare il lavoro delle squadra." Poi conclude: "Non so se solo lo sprinter più veloce in questo tour. Cavendish, per seempio mi ha battuto settimana scorsa. Penso che siamo in tanti, e tutti molto forti e bravi. Vincere aiuta a vincere e io sto sfruttando al massimo questo momento a me favorevole. Sono fiero di quel che ho fatto”.
Ancora sul carro degli sconfitti Peter Sagan, giunto in quarta posizione sul traguardo di Valence. Il corridore della Tinkoff-Saxo ha espresso tutto il suo rammarico, ma allo stesso tempo ha fatto i complimenti a chi gli è stato superiore: "Sono andato in fuga perché volevo vincere la tappa - afferma lo slovacco - Mi sentivo molto bene, e sono andato in fuga con l'intenzione di raccogliere punti importanti al traguardo intermedio e ci sono riuscito. Poi ho deciso di insistere e continuare nella fuga, ma il gruppo non ci ha lasciati andare così una volta rientrato nel plotone, mi sono preparato per la volata. Lo sprint è una lotteria, negli ultimi chilometri c'era anche il vento contrario, ho cercato di ottenere la posizione migliore, ma oggi Greipel è stato più forte e ha meritato il successo."
Tra i delusi di giornata, anche il velocista francese, Bryan Coquard, danneggiato nei momenti finali della tappa, a causa di un contatto con Sagan. Il velocista non ha potuto far altro che commentare il cattivo esito della tappa: "Stavo producendo il massimo sforzo, ero lì con i migliori a sprintare per il successo di tappa, ma poi Sagan mi ha toccato all'altezza del gomito e ho rischiato di finire a terra. Chiaramente non ho potuto completare la mia volata, ma questi sono gli sprint ed episodi del genere possono accedere. Sono irritato e deluso, soprattutto per non aver concretizzato il fantastico lavoro della squadra. Non siamo arrivati nemmeno nella top ten e per questo sono molto deluso."
E' stata un'altra giornata complicata per Jean Christophe Peraud, giunto all'arrivo con un passivo molto pesante. Il corridore della Ag2r ha commentato le sue evidenti difficoltà nel giudare la biciletta dopo la violenta caduta di giovedì: "Il Tour mi sta per mangiare! Durante la tappa ho pensato più volte alla possibilità di ritirarmi, ma alla fine ho stretto i denti. Comunque non credo di durare ancora a lungo in queste condizioni. Ogni giorno ho sempre più dolore ed è molto più difficile per me andare in bicicletta. Se va avanti così, si tratta di un Tour di sopravvivenza, senza nessun tipo di obbiettivo o ambizione. Sarebbe inutile continuare così. Non posso far altro che arrivare al giorno di riposo, martedì, e poi valutare la mia condizione. Non è bello stare sempre in fondo al gruppo."
Nulla è accaduto in classifica generale, ma la maglia gialla in persona, Chris Froome, al termine della tappa non ha nascosto le difficoltà e le insidie che i corridori hanno incontrato sulla strada verso Valence: "Sulla carta, quella di oggi sembrava una giornata facile, ma così non è stato. Doveva essere una tappa dedicata ai velocisti o alle fughe da lontano, ma diverse squadre avevano l'interesse di vincere la tappa, per questo in gruppo c'era molto nervosismo e il rimo è stato sempre altissimo. Non aspetto altro che il giorno di riposo per poter ricaricare le batterie, - ha continuato Froome che poi ha concluso l'intervista rimarcando l'importanza della sua squadra in vista dell'ultima e decisiva settimana di Tour - Sono in una situazione decisamente privilegiata, ho anche il vantaggio che la mia squadra è ancora intatta e questo non è poco. Il loro lavoro e il loro supporto saranno decisivi per arrivare sui campi elisi con la maglia gialla sulle spalle."