Si riparte da Mende, sulla strada il duello Quintana - Froome, le accelerazioni del colombiano, il rientro programmato del britannico, nel dopo-corsa le urla di rabbia della maglia gialla, il contorno è un via vai di polemiche e battute al vetriolo.
La prima parte di corsa è quest'oggi la più interessante. Fin dal via la strada inizia a salire. La Cote de Badaroux, 4.6 km al 5,1%, è il primo test di giornata, un trampolino per eventuali tentativi da lontano. L'inizio nervoso rende difficile il compito del gruppo, con le squadre dei velocisti costrette a limitare il disavanzo per mantenere intatte le possibilità di volata.
Al km 69.5, secondo Gpm, il Col du Bez, a seguire il Col de la Croix de Bauzon. Si tratta di due ascese di breve durata, in totale 4 km circa di scalata. Pendenza media non proibitiva. Dalla vetta del Col de la Croix de Bauzon, a quota 1308 metri, inizia una picchiata verso Jaujac.
Il traguardo volante è posto a Aubenas, km 108, prima dell'ultima difficoltà. Il Col de l'Escrinet, seconda categoria, 7.8 km al 5,8%, è il muro che divide da un finale totalmente pianeggiante. Alla sommità, mancano oltre 50 km al traguardo, c'è quindi spazio per annullare azioni sviluppatesi in precedenza. Una delle rare possibilità per gli sprinter per mettere la firma al Tour. Attenzione particolare anche a corridori come Sagan e Matthews, dotati di uno spunto finale importante e di ottima resistenza.
Occasione ghiotta, prima che il Tour si conceda alle Alpi, partendo dall'arrivo di Gap.
Il finale: