Questa è la storia di un piccolo team sudafricano nato da qualche anno, senza molti soldi e sposnsor, ma con un progetto ben chiaro e preciso; questa è la stoia di un team che è stato invitato al Tour de France 2015 come wild car, in quando non facente parte del World tour; questa è la storia della MTN Qhubeka e di Steve Cummings, che oggi ha trionfato sul traguardo di Mende, beffando i due giovani francesi, Pinot e Bardet, proprio nel giorno in cui tutto il mondo ricorda uno dei più grandi simboli di tutto il Sudafrica: Nelson Mandela.
Il corridore britannico della MTN è stato bravissimo a stringere i denti nell'ultima salita posta a 5km dal traguardo, a rientrare sul duo e di testa, e poi a beffare i galletti francesi Pinot e Bardet, rispettivamente secondo e terzo. Si tratta di una vittoria storica, appunto la prima per questo giovane team Sudafricano, proprio nel giorno del Mandela Day, nel giorno in cui il grande Nelson, simbolo del Sudafrica, è nato ben 97 anni fa.
La corsa è stata vissuta su due fronti, con la lotta per la vittoria di tappa davanti, e la lotta per la classifica generale dietro. Come era nelle attese, in questa 14^ frazione della Grande Boucle, da Rodez a Mende, la fuga è riuscita a prendere il largo, grazie all'attegiamento passivo mostrato dal Team Sky in testa al gruppo. I 20 corridori, tra cui Sagan, Van Avermaet, Uran e Yates sono riusciti ad accumulare un vantaggio rassicurante, e poi, negli ultimi chilometri hanno dato il via alla battaglia per la vittoria di tappa. Alla fine ad avere la meglio è stato proprio Cummings, che è riuscito a dosare alla perfezione le energie sull'ultima salita, per poi sferrare l'attacco decisivo nell'ultimo chilometro, proprio quando la strada tornava a spianare.
Anche tra gli uomini di classifica c'è stata una grande battaglia con Quintana, che una volta iniziata la salita finale, ha deciso di attaccare la maglia gialla di Froome. In un primo momento a saltare sulla ruota del colombiano è stato Vincenzo Nibali, che però dopo i ripetuti attacchi del corridore Movistar è stato costretto a cedere il passo anche a Froome, Valverde e Contador. L'unico a resistere all'attcco di Quintana è stato proprio Froome, che però è apparso decisamente più in difficoltà rispetto alle tappe pirenaiche. Valverde, invece dopo essersi staccato nel tratto in salita, con grande caparbietà, è riuscito a limitare i danni, terminado la tappa a ridosso dei due campioni, con un solo secondo di ritardo. Contador invece, a pagatooltre 15 secondi dalla coppia Froome-Quintana, mentre Van Garderen è arrivato al traguardo con 40 secondi di passivo.
In classifica generale, dunque, Froome conserva la maglia gialla, ma ora al secondo posto troviamo Nairo Quintana, forse l'unico davvero in grado di impensierire Froome. Il suo ritardo però, è ancora superiore ai 3 minuti. Alle spalle dei due, c'è Van Garederen, che oggi ha pagato oltre mezzo minuto su una salita decisamente breve. Ciò fa pensare che il corridore statunitense, proprio come Contador, quinto a 4'23'' siano un grandino inferiori alla coppia Froome-Quintana. Nel mezzo, in quarta posizione, troviamo Valverde, che appare sempre brillante, ma che molto probabilmente dovrà svolgere un importantissimo ruolo in appoggio al suo capitano, Quintana.
In vista delle Alpi, che settimana prossima decreteranno la classifica definitiva dell'edizione 102 del Tour de France, la tappa di oggi ci ha regalato una storia davvero fantastica con il team MTN - Qhubeka, vittorioso proprio nel giorno di Mandela, ma soprattutto la sensazione che le certezze di Chris Froome non siano più così salde, come martedì scorso. Un piccolo scalatore colombiano di nome Nairo Quintana potrebbe tentare un'impresa ancor più grande di Cummings, un'impresa tutta gialla.