17.45 - Per quest'oggi è tutto. L'appuntamento è per domani, sempre in diretta, con il Tour. Johnathan Scaffardi e Vavel Italia vi ringraziano per aver seguito la tappa in nostra compagnia.
17.40 - Non cambia nulla nella generale. Queste le prime dieci posizioni:
Questo l'ordine d'arrivo:
17.35 - I migliori tagliano il traguardo insieme. Nibali in compagnia di Froome e Contador.
Greg Van Avermaet!!!! Vince lui!! Sagan prova a uscire, ma mancano le gambe. Incredibile, ancora battuto Peter Sagan!
Kelderman parte, ma piomba il gruppo sui tre. Van Avermaet e Sagan fanno il vuoto.
Il gruppo vede i tre al comando, ultimo chilometro. Tra poco si sale!
10", 2 km al traguardo!
Ultimi 5 km!
Ripreso Haas, mancano solo i 3 di testa. L'azione è a forte rischio, sta per sfumare la fuga di giornata.
48", lotta contro il tempo.
17.15 - 12 km - Yates pilota il gruppo, 1 minuto tra testa della corsa e gruppo.
Fuochi d'artificio davanti! In difficoltà Geniez, bene Kelderman, con Gautier. Siamo in un tratto al 4%. C'è anche De Gendt!
Sempre Tosatto! Monumentale il colosso della Tinkoff! 1'30", questo il gap che il gruppo deve cancellare.
17.07 - 18 km - Ripreso Haas, si spegne l'azione del corridore della Cannondale.
Attenzione a Matthews, l'Orica si affaccia davanti.
17.00 - Sortita di Haas davanti! L'australiano prova da solo, gruppo a 1'30".
16.52 - Anche il gruppo al Gpm, diverse squadre nelle prime posizioni, quando la strada sale si presentano i corridori di maggior prestigio, attenti a non concedere nulla.
Qualche problema per Fuglsang. Dopo lo sforzo enorme di ieri, il corridore dell'Astana perde le ruote del gruppo.
Kelderman trascina i 6 in vetta, la strada, ora, per un tratto sorride ai fuggitivi.
Cote de la Selve, pendenza media attorno al 4%, nessuna difficoltà per i velocisti ancora presenti in gruppo. Si stacca solo Greipel, non brillante già in precedenza. Nella lotta per la maglia verde un momento importante.
16.46 - 33 km - Recupera con grande celerità il gruppo, mentre i battistrada affrontano l'ultimo Gpm di 4^ categoria. Dalla vetta, continui saliscendi, fino allo strappo finale.
Situazione in divenire nelle prime posizioni del gruppo. A dar man forte a Giant e Tinkoff, arriva la MTN Qhubeka.
Geniez è il primo a transitare in quota, niente sprint tra i 6 al comando.
16.35 - 43 km - Scende sotto i 3 minuti il vantaggio dei battistrada, il gruppo produce il massimo sforzo. Tra poco il secondo Gpm, la Cote de la Pomparie, 4^ categoria, meno di 3 km di ascesa.
Un coraggioso Peraud si riavvicina al gruppo e recupera borracce per i compagni. Momento di grande ciclismo! Anche Nibali rientra, il siciliano è ora in coda al plotone.
16.25 - La Tinkoff è ora schierata al comando con l'intero organico, ma i 6 di testa riescono a mantenere un vantaggio rassicurante, si oscilla tra i 3' e i 3'30".
Un dolorante Peraud:
Foratura per Nibali, cambio ruota e via verso il rientro in gruppo. Qualche compagno deve aiutare ora lo Squalo, perché davanti si procede a grande velocità.
16.10 - Brutta caduta per Peraud! Lo scalatore dell'Ag2R vola al suolo dopo un contatto in gruppo. Riparte con fatica.
Il plotone è ora suddiviso in due tronconi, 100 metri tra i due gruppi, i migliori davanti.
Il gruppo scollina in questo istante, davanti l'eterno Tosatto.
16.00 - De Gendt, dopo il traguardo volante, si prende anche il primo Gpm.
Cote de Saint Cirgue, 4 km al 6% di pendenza media. Si sale, quando mancano meno di 70 km.
15.50 - La risposta al precedente quesito giunge dalla Tinkoff Saxo. I gialli di Contador in testa a tirare a tutta. Fiducia a Sagan per il finale?
Siamo ormai in prossimità della prima difficoltà di giornata. Gautier, vittima di una foratura, sta rientrando sui 5 di testa. Immobilismo in gruppo. La fuga può arrivare?
15.35 - Aumenta il margine dei 6 di testa. 4'40" per il gruppetto. Non collabora Haas. La Giant mantiene invece le redini della corsa dietro.
A testimonianza delle estreme condizioni climatiche, un particolare che racconta le difficoltà dei corridori: diversi, per proteggersi, utilizzano costantemente del ghiaccio da porre sulla nuca, alfine di rinfrescare il corpo martoriato dal sole.
15.20 - Dopo lo sprint intermedio, la delicata fase del rifornimento:
Qui quanto vi abbiamo raccontato. Greipel prende la settima piazza al traguardo volante e sale al primo posto nella classifica a punti:
15.00 - 105 km - Vantaggio dei fuggitivi stabile. 3'30" tra chi guida e chi insegue. Giornata calda, dopo la pioggia battente di ieri.
15.00 - De Gendt è il primo a transitare al traguardo volante. Feroce sprint in gruppo, in palio punti importanti per la maglia verde. Greipel brucia i rivali e per un punto torna ad indossare il simbolo che identifica la classifica a punti.
14.45 - A guidare il gruppo è la Giant Alpecin di Degenkolb. Il disavanzo tra il plotone e la testa della corsa è ora stabile, 3'30" per i fuggitivi.
14.30 - In questa prima parte di gara, media superiore ai 41 km/h. Ricordiamo che le difficoltà iniziano al km 127. Tre Gpm negli ultimi 70 km, prima dello strappo finale di 600 metri.
14.15 - Abbiamo superato i 50 km di corsa. Circa 3'30" per i battistrada, il gruppo procede con ritmo regolare.
La maglia gialla al via:
Un'immagine dei primi 4 attaccanti:
14.00 - Entriamo in diretta, raccontando quel che sta accadendo sulle strade di Francia. In corso una fuga, sono 6 gli uomini che hanno vantaggio sul gruppo. Questi i protagonisti: Geniez, Kelderman, De Gendt, Gautier. A loro si sono aggiunti, in un secondo momento, Haas e Perichon.
Buonpomeriggio e benvenuti alla diretta scritta live e del Tour de France 2015. Siamo alla 13^ tappa, la prima dopo le fatiche pirenaiche. Quest'oggi, seguiremo insieme la cavalcata del gruppo da Muret a Rodez, 198,5 km che nascondono non poche insidie.
Analizziamo il percorso. I primi 100 km non presentano particolari problemi. Un traguardo volante è posto al km 92,5, a Laboutarie. Il finale presenta tre Gpm, il primo la Cote de Saint Cirgue, a seguire la Cote de la Pomperie e infine la Cote de la Selve. Le tre ascese presentano caratteristiche simili: lunghezza ridotta, pendenze pedalabili. L'ultima vetta è posta al km 167, ne mancano quindi oltre 30 al traguardo. La strada sale ancora verso La Primaube, per poi presentare un tratto favorevole, che si interrompe in prossimità del traguardo. A chiudere la tappa è infatti uno strappo secco, di circa 600 metri di lunghezza, con pendenze vicine al 10%.
Lo scenario è perfetto per un attacco a lunga gittata. Diversi corridori possono provare la sortita, con il gruppo appannato da tre giorni d'alta montagna. Chi può mantenere il controllo della corsa? Il finale è perfetto per scattisti, scalatori dotati di esplosività. La mente corre a Purito Rodriguez, straordinario ieri, ma anche a Valverde, se sbloccato da compiti di copertura. Un assolo cerca anche Sagan, fin qui al servizio di Contador e sempre piazzato.
Chris Froome veste la maglia gialla. La prestazione da urlo verso La Pierre Saint Martin è la gemma di questo Tour. Nella tappa con Aspin e Tourmalet e verso Plateau de Beille, semplice difesa. Thomas e Porte a guidare Froome, il britannico attento alle mosse di Quintana, rischi ridotti al minimo. L'impressione è che gli avversari, dopo aver osservato Froome al meglio, temano un fuorigiri e non azzardino un reale affondare per scovare il capitano del Team Sky.
Nella tappa di ieri, la rivincita di molti. Rodriguez cancella la crisi dei giorni precedenti, stacca Fuglsang e Bardet - ottima prestazione anche per questi ultimi - e si gode il successo su una montagna che è nella storia del Tour de France. Contador e Nibali si mostrano nelle prime posizioni, mettono la bicicletta davanti, quasi a lanciare un segnale, non solo a Froome, ma all'intero Tour. La corsa non è chiusa. Gioco di sguardi. Infine, il balletto Quintana - Valverde, niente che possa scalfire il dominio in nero, ma primi segnali di risveglio.
Questo l'ordine d'arrivo di ieri:
La classifica generale vede Chris Froome nettamente al comando. Van Garderen, in difesa sui Pirenei, a 2'52". Quintana mantiene la terza posizione, ma è in rampa di lancio per scavalcare lo statunitense della BMC. Contador è in sesta posizione, la prestazione di ieri riporta Nibali nella top ten. Vincenzo è l'unico italiano nelle prime piazze. La situazione in casa Astana non facilita il compito dello Squalo, ma il campione italiano è in netta ripresa.
La due giorni che attende il gruppo - domani arrivo a Mende, 3 km finali durissimi - non è, sulla cartina del Tour, contrassegnata in rosso, ma può cambiare diverse gerarchie. Froome, intoccabile in quota, può cadere su percorsi non complessi, ma ricchi di insidie? L'attacco al Re parte dall'attacco alla squadra, isolare Froome è il compito primario dei rivali. La forza della squadra accentua il gap tra il britannico e gli altri contendenti, al momento la condizione di Geraint Thomas è pari a quella di Contador e Nibali, occorre quindi studiare possibili alleanze, qualche imboscata dai primi chilometri di corsa.