Cote di Inguoville, 850 metri al 7%. Uno strappo secco, un muro che accoglie i corridori nell'ultimo chilometro, prima del traguardo di Le Havre. 191,5 km, la sesta tappa, che prende il via da Abbeville, è da prendere con le molle. In Normandia, lungo il mare, con l'insidia del vento. Due Cote, in rapida successione - la Cote de Dieppe e la Cote de Pourville sur Mer - ad alterare la prima fase di corsa, dopo il traguardo di Saint Leonard, km 145,5, un altro Gpm di quarta categoria, la Cote de Tilleul, 1,6 km al 5,6% di pendenza media.
Il terreno è perfetto per attaccanti di giornata, coraggiosi pronti a sfruttare l'aiuto della strada. Mantenersi nelle prime posizioni è vitale, per evitare "scherzi" da Tour, ventagli fatali.
Superato Sainte Adresse, una discesa spinge il plotone verso il traguardo, ma l'ultimo chilometro chiama a raccolta scattisti e scalatori in grado di produrre alte frequenze in brevi tratti. La difficoltà dell'ultima Cote non è di livello massimo, ma chi ha gambe può far selezione, conquistando non solo la tappa, ma anche gli abbuoni in palio. Il finale è perfetto per finisseur come Rodriguez e Valverde, ma il Froome visto a Huy può lottare per il successo.
Rischia di essere un'altra giornata difficile per Quintana, Nibali e Contador.