Il Muro di Huy misura 1300 metri, ma è a circa 500 metri dal traguardo che la strada sembra come volgerti le spalle e ributtarti indietro. Le pendenze si impennano, 26%, metri che paiono chilometri, vedi l'arrivo ma sei fermo, scorre il tempo e non riesci a incidere sui pedali, giri a vuoto come se qualcuno bloccasse il tuo incedere. Al Nord, Joaquim Rodriguez si ritrova, su un suo arrivo. Si china sulla bicicletta e vola, seguito da un gigantesco Chris Froome. Il keniano bianco non molla, sprinta, giunge a un passo da Purito. 6 secondi di abbuono, che portano l'uomo in nero 1 secondo davanti a Tony Martin, in giallo.
Huy respinge Nibali e Quintana, in difficoltà al cospetto di Froome. 11 secondi al traguardo, 17 considerando l'abbuono. Più indietro Alberto Contador. Contador sceglie la ruota di Froome, si incolla al capitano del Team Sky, non cede un centimetro, poi, di colpo, si siede, perde la sua normale andatura ciondolante, scuote il capo. A poco a poco si defila, anche dal gruppetto Nibali. Una resa, evidente.
La classifica di tappa:
La tappa prende il via da Anversa e il gruppo concede, fin da subito, il via libera alla fuga. Quattro atleti guadagnano vantaggio: Pauwels, Elmiger, Nauleau e il sorprendente Barta. Il divario supera i tre minuti, ma il gruppo ha pieno controllo della corsa. Quando si avvicina la prima Cote di giornata, la Cote de Bohissau, il plotone aumenta, naturalmente, l'andatura e il disavanzo crolla.
Una caduta, sul lato destro della destra, a grande velocità, stronca però la prima parte del gruppo. In tanti riportano conseguenze importanti. Gerrans, Dumoulin, fioccano i ritiri, Cancellara si rimette in sella, ma è evidente la difficoltà. Preud'Homme sceglie allora di neutralizzare la corsa, perché ogni ambulanza è bloccata nel punto dello scontro, causato da William Bonnet. Prima si procede ad andatura ridotta, poi tutto si ferma.
Si riparte dopo la prima Cote, ma la corsa torna a vivere ai meno 45. Il vento accende l'Astana, ma i grandi questa volta non si fanno sorprendere. Pinot e Valverde rientrano sulle ruote del primo gruppo, Tosatto detta i tempi. La Tinkoff conduce la regia della corsa.
Sulla Cote d'Ereffe, anche la Etixx si mette al lavoro per Uran e Martin. Nibali, Froome, si lotta per la posizione, per intraprendere le ultime difficoltà davanti. Contador sfrutta l'operato di Rogers e Kreuziger, mentre sulla Cote de Cherave tocca a Majka scremare il gruppo. Froome è splendido, Pinot crolla.
Il Muro di Huy investe la carovana, il segnale dell'ultimo chilometro alimenta la lotta. Froome scorre sul lato e frulla, Contador si alza e si mette a ruota, prima di accettare la superiorità del grande rivale. A centro-strada una scheggia, Purito! Sono le sue salite, le sue strade.
La classifica generale: