Dopo aver analizzato il percorso delle prime due settimane di corsa, è ora il momento di avventurarci nel dettaglio degli ultimi sette giorni del Tour de France 2015, con le salite alpine al centro della lotta per la maglia gialla.
Lunedì 20 luglio (Tappa n. 16), Bourg de Peage-Gap (201 km)
La partenza è in Val D'Isere, non lontano dalla città di Valence, con i primi 50 km relativamente facili. Da lì la strada comincia inesorabilmente a salire, con pendenze dolci, sino all'attacco del Col de Cabre (Gpm di seconda categoria, 9.1 km di ascesa con una pendenza media del 4.6%). Dopo lo scollinamento e la relativa discesa c'è un primo passaggio a Gap, sede di arrivo, prima della salita del Col de Manse (8.9 km al 5.6%, Gpm di seconda categoria). Gli ultimi dodici chilometri di corsa sono tutti in picchiata verso Gap, in una discesa già affrontata più volte al Tour e che gli appassionati ricordano per la caduta nel 2003 di Joseba Beloki (e conseguente ritiro) e per il ciclocross di Lance Armstrong, costretto ad andare per prati per rimanere in sella.
Martedì 21 luglio, secondo giorno di riposo del Tour de France 2015
Mercoledì 22 luglio (Tappa n. 17), Digne-les-Bains-Pra Loup (161 km)
Frazione mossa, caratterizzata dalla presenza di ben cinque gran premi della montagna, con arrivo in quota a Pra Loup. Dopo i primi 40 km di corsa i corridori affronteranno in sequenza il Col des Leques (Gpm di terza categoria di 6 km al 5.3% di pendenza media), il Col de Toutes Aures (Gpm di terza categoria di 6.1 km al 3.1%), il Col de la Colle-Saint Michel (Gpm di seconda categoria, 11 km al 5.2%) e il Col d'Allos (Gpm di prima categoria, 14 km al 5,5%) prima della breve erta finale che conduce al traguardo di Pra Loup (Gpm di seconda categoria, 6.2 km al 6.5% di pendenza media).
Giovedì 23 luglio (Tappa n. 18), Gap-Saint-Jean de Maurienne (186.5 km)
Sette gran premi della montagna in una giornata durissima, con partenza ancora da Gap. Il percorso è subito in salita, con il Col de Bayard (Gpm di seconda categoria, 6.3 km di lunghezza con una pendenza media del 7%) ad aprire una frazione caratterizzata da ascese brevi ma dure. Nell'arco di cinquanta chilometri si susseguono infatti le Rampe du Motty (Gpm di terza categoria, 2.3 km all'8.3%), la Cote de la Mure (Gpm di terza categoria, 2.7 km al 7.5%), il Col de Malissol (Gpm di terza categoria, 2 km all'8.7%) e il Col de la Morte (Gpm di seconda categoria, 3.1 km all'8.4%). Nel finale di tappa ecco il temibile Col du Glandon (Hors Categorie, 21.7 km al 5.1% di pendenza media) prima dell'ultima asperità di giornata, il Gpm di seconda categoria di Lacets de Montvernier (3.4 km all'8.2%). Dalla vetta del Montvernier mancheranno meno di dieci chilometri al traguardo, praticamente tutti in discesa.
Venerdì 24 luglio (Tappa n. 19), Saint-Jean de Maurienne-La Toussuire (138 km).
Frazione molto breve, si sale immediatamente sul Col de Chaussy (Gpm di prima categoria, 15.4 km al 6.3% di pendenza media) per poi affrontare quaranta chilometri tra discesa e pianura prima della scalata del Col de la Croix de Fer (Hors Categorie, 22.4 km al 6.9%). Quindici chilometri di picchiata ed ecco un altro Gpm di seconda categoria, il Col de Mollard (5.7 km al 6.8%), con successivo arrivo in quota a La Toussuire (Gpm di prima categoria, 18 km al 6.1%).
Sabato 25 luglio (Tappa n. 20), Modane Valfrejus-Alpe d'Huez (110.5 km)
E' la tappa più attesa del Tour de France edizione 2015. Frazione estremamente corta, poco più di cento chilometri con due Gpm Hors Categorie, il Col de la Croix de Fer, scalato da un altro versante rispetto alla tappa precedente, di 29 km di lunghezza per una pendenza media del 5.2% e la leggendaria Alpe D'Huez, 13.8 km all'8.1%.
Domenica 26 luglio (Tappa n. 21), Sevres-Parigi (109.5 km)
E' la passerella finale sui Campi Elisi. Traguardo per velocisti, con il circuito cittadino da percorrere per dieci volte, e ultima fatica prima di premiare il vincitore del Tour sullo sfondo dell'Arco di Trionfo.