La quarta uscita, al Giro di Svizzera, ricalca le orme della precedente. Il tracciato si presenta nervoso, frastagliato, continui sbalzi che appesantiscono le ruote dei velocisti e inibiscono le squadre degli sprinter. Sulla carta, la tappa odierna è perfetta per corridori in grado di gestire ascese pedalabili e lanciare l'affondo da finisseur.

Sagan, reduce dalla regale volata di ieri - vittoria davanti a Moreno e Pinot - studia il bis, con l'aiuto prezioso di un Majka in versione Tour. I fantasmi di inizio stagione sono alle spalle. Le critiche di Tinkov, patron della squadra, sono un ricordo sbiadito, Sagan è di nuovo cannibale. In classifica, lo slovacco assapora la possibile scalata. Il talento della Tinkoff, si trova in seconda posizione, in compagnia di Moreno, 5 secondi dietro a Dumoulin.

La partenza, oggi, è prevista da Flims, arrivo, 193,2 km dopo, a Schwarzenbach. Un Gpm di 2° categoria, con vetta oltre i 1000 metri, è posto dopo il km 65. Il Wildhauserstrasse rappresenta l'unico problema prima dell'ingresso nel circuito posto nei 70 km finali.

Tre i giri da compiere, uno strappo da ripetere tre volte. L'ultimo passaggio sulla cima dell'Husenstrasse-Kirchberg si conclude ai meno 21 dal traguardo. Il tratto conclusivo non è però favorevole, perché un altro pericoloso zampellotto accoglie il gruppo. Una volata a ranghi ridotti rappresenta la soluzione più probabile.