Il Giro del Delfinato svolta verso il rettilineo decisivo e, dopo l'arrivo in quota a Pra-Loup, propone la seconda battaglia di grande montagna, da Saint Bonnet en Champsaur a Villard de Lans Vercors.
183 km da percorrere, strada da subito impegnativa, perché al km 20 il gruppo affronta la Rampe du Motty, lunghezza ridotta, 2.3 km, ma pendenze vere, 8,3%. In rapida successione altre tre difficoltà da superare: Cote du Barrage de Sautet, Col de la Croix-Haute e Col de Grimone.
Qui una lunga discesa accompagna all'unico colle di prima categoria, al km 110 inizia infatti la salita verso il Col du Rousset, 13.8 km al 5,8%. Il Gpm è posto al km 132, quando mancano, al traguardo, 51 km. Il tratto che segue è caratterizzato da continui su e giù, pesanti da digerire dopo le fatiche iniziali.
L'ultimo squillo nel finale, quando il gruppo si trova al cospetto dell'ascesa verso Villars de Lans. Si tratta di uno strappo secco, di poco superiore ai 2 km, le pendenze superano il 6%.
Van Garderen indossa la maglia di leader, dopo la tappa di ieri, e deve difendersi dal ritorno di Chris Froome e di Benat Intxausti. Bardet è la carta impazzita, Nibali e Valverde le possibili alternative di lusso. La condizione non sembra supportare il siciliano e lo spagnolo, ma sulle strade di Francia è attesa una risposta di carattere.