Nacer Bouhanni a braccia alzate, alle sue spalle una volata rude, di contatto, con Dumoulin che beffa Modolo e Boasson Hagen fermo ai piedi del podio. La progressione del velocista della Cofidis è regale, l'affanno alle sue spalle produce una lotta per le posizioni di rincalzo, nulla più. Modolo, secondo ieri, trova un altro piazzamento sul podio, ma denuncia poca lucidità nel finale, quando gli sprinter sono costretti all'uno - uno, senza treni in grado di dettare la linea guida. Solo decimo Mezgec, uno dei papabili per la tappa odierna.

I 173 km da Bourget du Lac a Villars les Dombes stimolano l'allungo iniziale e il Gpm posto dopo 3 km è il punto adatto per scatenare l'attacco. Lungo le rampe del Col du Chat si organizza la fuga di giornata, protagonista Teklehaimanot, detentore della maglia a pois, e già in evidenza ieri in compagnia di Thurau. Il corridore della MNT - Qhubeka conquista altri punti importanti, sfruttando la presenza di un'ascesa di prima categoria, il Col de Covery, e allunga in maniera prepotente insieme a due compagni d'avventura, Quemeneur e Courteille.

Il gruppo attende gli ultimi 100 km, pianeggianti e favorevoli, per annullare i 7 minuti di disavanzo. L'inseguimento è complicato da diverse cadute che influenzano la tappa e creano caos all'interno del plotone. Il ricongiungimento, grazie all'operato di Lampre, Cofidis e Giant Alpecin, avviene a poco più di 3 km dal traguardo. Le formazioni più accreditate non riescono però ad organizzare un ordinato lavoro per favorire gli "eletti" di giornata e la volata si trasforma così in esercizio di forza e intelligenza. Bouhanni gode di una superiorità netta e distanzia ampiamente i rivali. Dumoulin strappa un'ottima seconda posizione.

L'ordine d'arrivo:

Nella generale, resta al comando Kennaugh. Il passista del Team Sky conserva 2" su Modolo e Bouhanni. Queste le prime posizioni: