Il belga Philippe Gilbert si aggiudica la 18esima tappa della edizione numero 98 del Giro d'Italia, di 170 km, da Melide a Verbania. Frazione di media montagna con il gpm di prima categoria del Monte Ologno posto a una trentina di km dal traguardo. In classifica generale la maglia rosa Alberto Contador guadagna ancora nei confronti dei due corridori dell'Astana, Mikel Landa e Fabio Aru, che ora inseguono rispettivamente a 5'15" e a 6'05".
Quella che poteva essere una tappa interlocutoria, in attesa dei due tapponi sulle Alpi piemontesi, si è trasformata in una corsa eccitante, con Contador ancora una volta all'attacco per mettersi al riparo da imprevisti di sorta. L'inizio di frazione è caratterizzato da una fuga composta da venti corridori, tra cui Gilbert, Chavanel, Bongiorno, Nocentini e Cunego (per il veronese caduta e clavicola fratturata, con addio alla corsa rosa). I primi 100 km sono praticamente piatti, e la fuga riesce ad accumulare un vantaggio notevole (oltre 12 minuti), approfittando della passività del gruppo, in cui nessuno ha intenzione di dannarsi l'anima per riprendere la testa della corsa.
La tappa si accende alle pendici del Monte Ologno, gpm di prima categoria. Lo spagnolo Mikel Landa del team Astana, secondo nella generale, è costretto a fermarsi per un problema meccanico all'attacco della salita. Alberto Contador rompe immediatamente gli indugi e, sulle prime rampe dell'Ologno, attacca e stacca i pochi avversari rimastigli alla ruota. Tra questi c'è Fabio Aru, ancora una volta in difficoltà sul suo terreno preferito, in calo di condizione in questo finale di Giro. Solo il canadese Ryder Hesjedal, già vincitore della corsa rosa, riesce a recuperare terreno sullo spagnolo e ad affiancarlo allo scollinamento del gran premio della montagna.
In testa alla corsa rimangono in quattro, De La Cruz, Moinard, Siutsou e Bongiorno. L'ex iridato Gilbert, transitato al Gpm con un ritardo di una manciata di secondi, si lancia in una discesa a rotta di collo, riprende i suoi compagni di fuga della prima ora, e li stacca involandosi verso il traguardo di Verbania. Per il campione belga si tratta della terza vittoria di tappa in carriera al Giro, la numero 65 da professionista. Contador e Hesjedal arrivano insieme con un distacco di 6'05" dal belga, ma rifilano 1'13" di distacco a Landa, Aru, Amador, rispettivamente secondo, terzo e quarto in classifica generale.
Il Giro riparte domani con la prima delle due tappe di alta montagna previste per venerdì e sabato. L'arrivo è in salita, a Cervinia, al termine di una frazione caratterizzata da altri tre gpm, di cui due di prima categoria. Alberto Contador è ormai a un passo dalla vittoria finale, ma probabilmente cercherà di sfruttare l'occasione offerta dal percorso per dare spettacolo e distanziare ulteriormente Landa e Aru, che ormai possono solo giocarsi il podio con il costaricano Amador. Per il Pistolero spagnolo le due tappe con arrivo in salita rappresentano anche una grande opportunità per aggiudicarsi quel successo parziale che è mancato in queste tre settimane praticamente perfette. E, il Contador in versione Cannibale che stiamo ammirando, difficilmente si lascerà scappare un'occasione tanto ghiotta.