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Giro dei Paesi Baschi 2015, Matthews firma la prima tappa

L'australiano si impone sul traguardo di Bilbao, regolando, in volata, il polacco Kwiatkowski.

Giro dei Paesi Baschi 2015, Matthews firma la prima tappa
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Di Johnathan Scaffardi

Michael Matthews si prende la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi e lo fa con una volta potente, esplosiva, perfetta. Sul traguardo di Bilbao, il velocista dell'Orica GreenEDGE precede il campione del mondo, Kwiatkowski, e il russo Zakarin. Il capolavoro, di Matthews, poco prima. Sul secondo passaggio sull'Alto de Viver, il gruppo esplode, perché la vetta, posta ai 17 dal traguardo, attira i numerosi attaccanti. Scalatori di prima fascia come Arredondo, corridori di talento come Henao, in tanti aumentano l'andatura, provando a sorprendere le ruote veloci. Sprinter in affanno lasciano la compagnia e dietro avviene una selezione naturale.

Matthews si conferma però ciclista completo, resiste lungo i quattro chilometri che portano al Gpm, anche di fronte a pendenze che toccano e superano l'8% e quando il plotone, forte di una cinquantina di unità, scollina, la sensazione è che la tavola sia apparecchiata per lui. La volata, poco dopo, non ha storia, perché Matthews controlla agevolmente gli sfidanti di giornata. 

Il miglior azzurro al traguardo è Felline, settimo davanti ad Agnoli. A caratterizzare i 162,7 km della Bilbao - Bilbao, una fuga a tre, con protagonisti Bulgac, Turgis e Fraile. Il migliore è proprio Omar Fraile. Il ciclista della Caja Rural attacca sull'Alto de Viver e lascia i battistrada, lanciandosi in un'impresa solitaria, chiusa proprio sul secondo passaggio della stessa ascesa. Le accelerazioni del gruppo portano al tracollo del vantaggio del fuggitivo e quando mancano 17 km la carovana procede compatta verso l'arrivo. Da lì, timidi tentativi in discesa, fino alla descritta volata. 

Dopo i tre Gpm odierni - presente anche l'Alto de Morga, 3a cat., 4,5% - il gruppo domani si prepara ad affrontare ben sei scalate, cinque di terza categoria, una di prima, l'Alto de Orduna. Terreno adatto per fughe da lontano, ma dopo l'Alto de Vitoria è picchiata verso il traguardo, con il gruppo pronto a piombare su eventuali fuoriusciti.