Si è chiuso ieri, sulle rampe del Montjuic, il Giro di Catalogna, edizione 2015. Nessun capitombolo, nessuna sorpresa. Vince Richie Porte, vince il Team Sky. Al comando al via dell'ultima frazione, Porte controlla, guarda il disavanzo da Valverde e tiene d'occhio i rivali più vicini. I secondi che separano i primi della classe sono pochi, ma il terreno non è adatto ad attacchi da lontano, ad azioni incisive. Si percorre un circuito cittadino, 8 volte. 8 volte sul Montjuic, 3° cat., 2 km al 6% di pendenza. Solo sul passaggio finale, un acuto, di Valverde. Stacca tutti, poi si ferma. Martin gioca la carta a sorpresa, ma Rojas rimette Alejandro in posizione di sparo. Il traguardo è del murciano, per pochi metri, su Coquard e Chernetski - terzo dopo il successo di tappa, conferma - la classifica è di Porte, tranquillo.
La stagione corrente segna il rilancio, prepotente, del Team Sky. Froome in Andalusia, Geraint Thomas nelle classiche, Porte tra Nizza e Catalogna. Il treno in nero torna a far paura, a dettare legge. Valverde resta un enigma, un corridore dalla doppia personalità. In Catalogna la sfortuna gioca un ruolo chiave. Una caduta in salita, spedisce Valverde nelle retrovie, nella tappa chiave. La reazione di nervi, attacco e ventagli, porta il leader della Movistar più vicino al podio. Fino a ieri, all'assolo che vale la tappa, ai dubbi che negano la possibile vittoria finale. Valverde resta, per indole, un attendista, un uomo che predilige il colpo isolato al successo definitivo.
Chi vede un segno "-" di fianco alla corsa è Alberto Contador. Un altro smacco per il campione di Pinto. 7 i secondi che separano Alberto da Porte, ma in quei 7 secondi regnano tanti punti interrogativi. Contador non riesce a far selezione in salita. Verso La Molina un affondo, tremendo. Le gambe però si induriscono - una folata di vento, racconta all'arrivo - e Porte passa e saluta. Poi la caduta, nella penultima tappa, le incertezze all'interno del Team, l'addio di Riis, con comunicato della Tinkoff, dopo l'anticipazione del Patron via twitter. La stagione è ancora agli inizi, soprattutto per chi punta alla doppietta storica Giro-Tour, ma Contador, come sempre ama sostenere, corre per vincere, ogni volta che attacca il numero alla schiena, ecco perché non può essere soddisfatto.