Dove non può la salita, può l'astuzia. Il Giro di Catalogna, solo sfiorato dalla scalata verso La Molina, incontra la sua giornata chiave sul traguardo di Valls, dove Alejandro Valverde corona una tappa da protagonista e Richie Porte indossa il simbolo del primato. Un solo Gpm, di 2° cat., l'Alt de Lilla, con vetta posta a 10 km dall'arrivo, ininfluente ai fini della tappa, molto vento, laterale, decisivo per scandagliare il gruppo, suddividere in più tronconi il plotone e sancire la fine della leadership di Bart De Clercq e delle speranze di classifica di Daniel Martin. 

Il protagonista, come detto, è Alejandro Valverde, è infatti il murciano ad animare la corsa, scatenando al comando la Movistar, prima di un allungo atto a tagliare le gambe ai rivali. L'azione di Valverde, quando mancano circa 50 km al traguardo, spezza il gruppo e chiude la fuga dei tre corridori in avanscoperta, Bagot, Polanc e Watson. Si forma un gruppetto di 17 unità, presenti, eccezion fatta per Martin e De Clercq, tutti i migliori. Contador e Valverde non hanno compagni di squadra, il maggior lavoro è quindi sulle spalle di Astana, BMC e Sky. C'è accordo, perché l'obiettivo è quello di riaprire la corsa e si procede con passo spedito verso l'imbocco della salita. 

Porte mette al comando un fido gregario a scandire il passo, le pendenze docili non invitano ad attaccare, si attende così lo scollinamento. Valverde accelera a pochi metri dal Gpm, Contador balza sulla ruota del connazionale, in sette guadagnano qualche secondo. La discesa porta a tre chilometri dallo striscione finale, con Van Garderen e Atapuma che chiudono il gap dai primi. 

Valverde riprova, vede spazio e spinge il rapportone, Contador questa volta non chiude, Aru e Uran provano la reazione, ma è il giorno di Valverde. Vince a braccia alzate e torna a farsi minaccioso in classifica. Sul podio Uran e un ottimo Tiralongo, quarto Richie Porte. 

I primi cinque sono ora racchiusi in 27". Porte al comando, Pozzovivo a 5", Contador a 7", Valverde a 16", Uran a 18", Aru a 27".