Alejandro Valverde pone la firma sulla seconda tappa del Giro di Catalogna, dominando, con estrema facilità, la volata conclusiva. Per la Movistar si tratta di un vero e proprio successo, perché al fianco di Valverde si pone Jose Rojas. Terza piazza per Martin Elmiger, svizzero in forza all'IAM, quinto Wilco Kelderman, miglior azzurro Malacarne, decimo al traguardo. Non cambia nulla nella classifica generale, dove resta al comando il polacco Paterski, bravo a controllare la corsa quest'oggi, con la CCC disposta davanti a mantenere il distacco dai battistrada in proporzioni accettabili. Nessun attacco invece da parte degli uomini di classifica nello strappetto posto a pochi chilometri dal traguardo, la strada bagnata riporta molti a miti consigli.
La seconda tappa prende il via da Mataro e si chiude a Olot, dopo 191,8 km, due i Gpm di giornata, in avvio l'Alt de Can Bordoi, ai meno 15 l'Alt de Montagut, 3° cat., 2.1 km al 4.5%, con pendenza massima del 7%, ma a interessare è soprattutto una salitella che termina a pochi chilometri dall'arrivo, non segnalata come vera e propria scalata. Terreno adatto per finisseurs o velocisti in grado di reggere su pendenze non pribitive.
Dopo 16 km parte la fuga a quattro che anima la tappa. Protagonisti Grmay, etiope della Lampre, Sam Bewley (Orica), Tom Stasnijder della Giant, e Mas Bonet della Caja Rural. Il disavanzo dal plotone non si dilata, perché gli arancioni di Paterski mantengono una buona andatura. A 80 km dall'arrivo sono circa 4 i minuti dei fuoriusciti di giornata, col passare dei chilometri il gruppo riduce lentamente il distacco e ai meno 35 si porta sotto ai 3 minuti. Prima del secondo Gpm l'accelerata che chiude l'azione dei quattro, i primi a cedere sono Bewley e Stasnijder, Lluis Guillermo Mas Bonet prova due volte in solitaria, Grmay reagisce nella prima occasione, ma quando mancano meno di 20 km l'azione è esaurita.
La velocità del gruppo è elevata, i corridori, disposti in fila indiana, faticano a mantenere la ruota, e davanti cominciano a schierarsi le squadre chiamate a giocarsi la tappa. Sky, Tinkoff, Garmin, Astana, i capitani nelle prime posizioni, ma nessuno ha coraggio per lanciare un contrattacco, si giunge allo sprint, impostato dalla Etixx, ma sulla corsia di destra sbuca il duo Movistar, Rojas - Valverde, il divario dal resto del gruppo è subito evidente, Valverde vince, stravince con una bicicletta di vantaggio.