Nella sesta tappa della Parigi - Nizza sono condensati gli ingredienti del grande ciclismo. Sei le ascese da affrontare, una classifica corta, indecifrabile, il maltempo, a rendere una giornata difficile da tregenda. Lo spettacolo è per cuori forti, tra attacchi, cadute, rivincite, sorprese. La palma di migliore va a Tony Gallopin, ciclista in forza alla Lotto Soudal. Sulla strada che porta la carovana da Vence a Nizza, è semplicemente il più forte, interpreta le difficoltà del tracciato, si lancia in discesa accodandosi a Martin e Kwiatkowski, e attacca sulla Cote de Peille, ultima scalata di giornata. Il resto è un battito di ciglia lungo poco più di 20 km che trasporta Gallopin al traguardo. Tappa e maglia, perché Gallopin balza in testa anche alla generale e respira aria di trionfo quando manca ormai solo la cronoscalata di domani a decidere la corsa.
Ringhiano, da dietro, gli avversari, famelici. Come su un ring, si affrontano il polacco Kwiatkowski e Richie Porte. L'Etixx prepara l'imboscata per gli uomini in nero. Porte in salita dimostra di aver qualcosa in più e allora il pugno sferrato dal campione del mondo arriva a segno in discesa. Prima dopo la Cote de Chateaunef, poi dopo il Col Saint-Roche, 9,6 km al 4,5%. Piano tattico perfetto, ma le gambe abbandonano Kwiatkowski lungo le rampe conclusive. Il gruppetto con Porte e Thomas torna sotto e per Kwiatkowski inizia il calvario. Sembra finita, ma c'è un fuoriprogramma. L'asfalto viscido tradisce Geraint Thomas e Richie Porte. Il volo a terra dei due rimescola le carte, perché Kwiatkowski limita i danni, mentre Gallopin sprinta e si prende tutto, lui francese sulle strade di Francia.
Al traguardo, Spilak regola Rui Costa e Fuglsang per le posizioni sul podio. La generale vede ora Gallopin con 36" su Porte, 37" su Kwiatkowski, 38" su Thomas e Fuglsang, 42" su Rui Costa.
Tappa, quella odierna, caratterizzata da una fuga massiccia, ben 29 i corridori che si separano dal gruppo, la presenza di diverse apserità fa si che i battistrada diminuiscano lungo il tracciato. Forze fresche giungono dagli innesti di Sorensen, Chavanel, Gautier e Hivert, ma il gruppo non lascia mai troppo margine. Quando l'Etixx spezza il gruppo con un forcing improvviso, riducendo il plotone a una quindicina di uomini, la corsa esplode. Il Team Sky rientra, ma per molti degli uomini di testa è la fine di un "sogno". In dieci mantengono 1'30" di margine, ma l'azione di Martin , Kwiatkowski e Gallopin chiude definitivamente la porta ai fuoriusciti della prima ora. Sul quadrato salgono i pesi massimi e la tappa diventa bellissima. Il resto è storia nota, il volo di Gallopin, la fatica di Kwiatkowski, la caduta di Porte, in attesa del ballo finale.