Laura Pausini ha scritto la canzone "Primavera in anticipo". Ebbene questa stagione nel ciclismo è sinonimo delle grandi classiche come la Milano Sanremo, quelle del Nord cioè: Giro delle Fiandre, Parigi Roubaix, Freccia Vallone, Liegi Bastogne Liegi, Amstel Gold Race. La primavera si chiude solitamente con la prima delle grandi corse a tappe ovvero il Giro d'Italia. Tutto questo però nel ciclismo odierno non poteva più bastare, ci voleva qualcosa d'altro, di bello, per poter ravvivare il programma delle gare, quando l'inverno sta per spegnersi. Ed ecco spiegata la genesi dell' Eroica Strade Bianche, definita dagli organizzatori "La classica del Nord più a Sud d'Europa". Oggi si è disputata la nona edizione di questa corsa, che nel corso degli anni ha incontrato il favore sempre maggiore da parte dei corridori. Per la sua particolare collocazione nel calendario vi partecipano sia coloro che lottano per la vittoria nelle grandi corse a tappe, sia quelli che prediligono le classiche di un giorno. L'ha spuntata a sorpresa il corridore ceco della Etixx Quick Step Zdeneck Stybar. 

Quest'ultimo è stato campione di ciclocross, è stato più forte degli avversari e degli inconvenienti meccanici, sottoforma di due forature. I corridori hanno percorso 200 km da San Gimignano a Siena, con arrivo in Piazza del Campo, famosa per il Palio che si disputa due volte l'anno. Lungo il tracciato le insidie erano rappresentate dai 10 tratti in sterrato, di cui il più era il settimo, che misurava 11,5 km ma non solo da costoro. Infatti per giungere in Piazza del Campo bisognava superare la salita di Santa Caterina. Stybar ha vinto perchè ha saputo far tesoro dell'esperienza maturata nel ciclocross, resistendo sullo strappo, lavorando sull'accumulo di acido lattico, piazzando l'azione decisiva una volta terminata l'ultima asperità. Questo successo potrebbe rappresentare una svolta nella carriera del corridore ceco perchè tante volte in passato aveva perso, per essere stato fermato da ordini di scuderia. Sul traguardo è giunto secondo il belga della BMC Van Avermaet che aveva provato in varie occasioni, tra cui nell'ultima salita a staccare gli avversari. Il terzo gradino del podio è andato allo spagnolo della Movistar Alejandro Valverde. Quest'ultimo assieme alla sua formazione si è comportato per lunghi tratti come il padrone della corsa, gestendo però male le sue risorse a disposizione.

Non è riuscito il tris, dopo i successi nel 2008 e nel 2012, a Fabian Cancellara che ha dimostrato di non essere ancora in condizione. L'Italia può applaudire la generosa prova di Diego Rosa, che è giunto quinto. Colui invece che si carica ascoltando la già citata Laura Pausini, cioè Vincenzo Nibali sta ancora cercando la miglior condizione. D'altronde però l'obiettivo dello Squalo dello Stretto si chiama bis al Tour de France, quindi più in là nel tempo. Gli organizzatori di RCS si stanno adoperando per valorizzare maggiormente una corsa che si svolge in uno scenario che tutto il mondo ci invidia. Una lodevole iniziativa è stata senz'altro il rilancio della prova femminile. L'appuntamento è al 2016, sperando di assistere ad una gara emozionante, con emozioni e colpi di scena fino all'ultimo chilometro.