Il primo scontro, senza esclusione di colpi, va a Chris Froome, sulle strade di Alberto Contador. Il sigillo del vincitore del Tour 2013 è di primaria importanza, perché insinua il tarlo del dubbio nella mente di Alberto. Tra grandissimi, mettere la ruota avanti conta, anche in una semplice esercitazione. Per Contador è la stagione dell'impresa, della doppietta Giro - Tour, ogni dettaglio è curato nei particolari, perché nessuno crede possibile spingersi a tanto. Oggi Contador è più avanti di Froome, che punta senza mezzi termini al Tour, eppure in Andalusia è il keniano bianco a dettar legge, con quel movimento frenetico sui pedali. Contador, il più forte nel primo arrivo in quota, sbanda e tira le somme. Positive, in apparenza, meno, dietro le quinte.

Due secondi, questo il divario a favore del capitano Sky al termine dell'ultima tappa, 170 km da Montilla a Alhaurin de la Torre. Tappa mossa, nulla di proibitivo, con arrivo in leggera salita. Froome e Contador giungono coi primi, insieme, nessuna sorpresa. La leggera ascesa porta un ordine d'arrivo senza sprinter puri. La progressione mirabile di Lobato stronca Degenkolb e Chavanel. Per il corridore della Movistar un inizio stagione coi fiocchi.

Chiude i battenti anche il Tour in Oman. Dopo la neutralizzazione per maltempo della giornata di ieri, si riparte e per la prima volta va in porto la fuga di giornata. Del quartetto iniziale, in tre riescono a trascianarsi insieme fino al traguardo - cede leggermente Pate - e Matthias Brandle stacca di ruota Keisse e l'attivissimo Van Meirhaeghe. Dietro, in gruppo, Valls, il migliore nella tappa regina, quella della Green Mountain, al coperto, con un occhio a Van Garderen e uno a Valverde. La generale è sua, lo statunitense si piazza in seconda piazza, terzo lo spagnolo.