L'ultima curva proietta Contador sul traguardo, le braccia sono aperte e puntuale arriva il colpo sul petto, lo sparo del Pistolero. L'immagine, la prima vera immagine del 2015, ritrae il fuoriclasse di Pinto in vetta, davanti a tutti. Una manciata di secondi dopo, qualcosa meno di 20, giunge al traguardo Chris Froome, testa piegata, ciondolante, ma ancora in spinta. Orgoglio e intelligenza nella prova dell'uomo in nero. Froome non risponde subito a Contador, non può farlo, sale del suo passo e via via scioglie la pedalata. Mentre Contador paga dazio all'azzardo, Froome acquista forza e nel finale sono dieci i secondi rosicchiati dall'inseguitore. 

Non basta, perché lassù c'è l'angelo Alberto, il signore della montagna. Sulle strade di casa la tattica è perfetta, la Tinkoff-Saxo prende in mano la corsa dal mattino, tiene sotto controllo la fuga composta da una decina di corridori, supera senza patemi le prime due importanti difficoltà di giornata - Puerto de la Cabra, 26 km, 1° categoria, Alto del Lucero, 2° categoria - e infiamma la corsa prima dell'ascesa finale. 16,7 km verso l'Alto de Haza Llanas, una scalata divisa in due tronconi, la prima parte pedalabile, la seconda, dopo una discesa pericolosa, con pendenze proibitive. 

All'altezza della decisiva erta, Contador ha due uomini, Paulinho e Basso. Il portoghese scorta Alberto nel frammento più favorevole, disegnando le traiettorie in discesa, poi tocca a Ivan, una stoccata, nei primi metri duri, durissimi, per lanciare Contador. Non risponde nessuno, dietro il gruppetto dei superstiti si sfalda e Contador è solo con la montagna. Oltre 7 km, verso l'alto, oltre il 10%, sempre. Guadagna subito Contador, saltella lungo i tornanti, si volta per controllare. Dietro Kennaugh è splendido nel trainare un Froome in evidente difficoltà. Per 3 km Contador aumenta, poi si inceppa, il colpo di pedale si fa più pesante e Froome cresce. La fatica emerge netta, ma lo spagnolo gestisce e mantiene un vantaggio comunque importante. Si balla sui secondi, mentre Froome, nel frattempo, è solo. Il resto del mondo naufraga, sempre più giù. Gli ultimi km aiutano i guerrieri, si trova strada amica e il traguardo è quasi in falsopiano, vince Contador, Froome è battuto, ma con onore. Terzo Bardet, a 1'41.