Seconda tappa e secondo arrivo in volata al Tour Down Under, in corso di svolgimento in Australia. Dopo il colpo di Bobridge, bravo ad anticipare, con i compagni di fuga, il ritorno prepotente del gruppo, a Stirling, dopo circa 150 km, a imporsi è Juan Josè Lobato, velocista in forza alla Movistar. La sua rimonta prepotente condanna Impey e rende vano il lavoro ottimo dell'Orica. Terza piazza per un altro uomo di Quintana - impegnato al Tour de San Luis - Gorka Izaguirre.
La seconda tappa non presenta salite impegnative, ma mostra un profilo nervoso, con diversi sbalzi nella parte finale, contraddistinta da tratti in leggera salita che rendono complicato il lavoro al gruppo. L'Orica mantiene comunque il controllo delle operazioni e a poco più di 20 km dall'arrivo si spegne l'assolo di giornata dei 4 fuoriusciti dal plotone - De Gendt il nome di maggior riscontro - così come poco dopo il contrattacco di Watson e Wyss.
Lo sprint è il naturale epilogo, ma Impey, davanti, vede sfrecciare il treno Movistar e può solo osservare le braccia alzate di Lobato. I grandi della generale non restano a guardare e piazzati nei 10 troviamo Evans, all'ultimo ballo, Luis Leon Sanchez e Porte.
Per l'Italia ancora bene Bonifazio - quinto nella prima tappa - ottavo e miglior giovane. Bobridge conserva il simbolo del primato.
L'altimetria della seconda tappa: