Si chiude senza gloria la giornata di Carolina. Il responso è negativo, condanna a un anno e quattro mesi per aver assistito e agevolato l'uso di sostanze dopanti da parte dell'allora compagno Alex Schwazer. I fatti risalgono alla giornata di Oberstdorf, quando Carolina scelse di coprire Alex, evitando al marciatore un controllo a sorpresa. 

Dalla mattinata, fatta di testimonianze - Giuseppe Gambardella, nuovo manager della Kostner, ascoltato in aula - al pomeriggio, fatto di verdetti. L'accusa chiede due anni e tre mesi per la pattinatrice - con l'evoluzione del reato di complicità e la nuova normativa in vigore, impossibile procedere con la prima richiesta di 4 anni - puntando anche alla condanna per l'omessa denuncia della frequentazione tra Schwazer e il dottore del doping, Michele Ferrari. 

La mano del Tribunale Antidoping cala una mannaia meno pesante, ma comunque significativa. Non c'è punizione per l'ultimo capo citato, quello riguardante Ferrari, resta invece l'assistenza nel giorno di Oberstdorf. Carolina salva il suo medagliere, ma vede riconosciuta in pieno la sua colpevolezza. 

Il verdetto letto solo alle parti, pochi minuti fa, non lascia spazio a dubbi. "Aspettiamo", così il legale si era espresso dopo le prime ore di dibattito. Ora la sentenza, in attesa dei commenti.