Un altro sparo, forte. Non lungo le rampe della Vuelta, ma ai microfoni, con apparente calma. Alberto Contador resta al centro della scena, stavolta non per meriti di corsa. A far rumore è la rinuncia del campione di Pinto al prossimo Mondiale, in programma il 28 settembre a Ponferrada. Il più forte corridore spagnolo rinuncia alla competizione più importante, per giunta tra mura amiche, tra ali di folla trepidanti.
Queste le motivazioni offerte dal capitano della Tinkoff-Saxo "Il Mondiale non rientra nei miei piani. Preferisco lasciare il mio posto a un altro corridore. La mia priorità è riposare. Analizzando il percorso, non è affatto adatto alle mie caratteristiche e oltretutto arrivo da una stagione molto carica di impegni. Altri corridori come Purito o Valverde possono essere più utili e avere più fiducia e possibilità”.
Ben altre in realtà le idee di Contador. Alberto ben sa quanto sia difficile, con le sue caratteristiche, conquistare la corsa in linea. Al Mondiale, la sua classe dovrebbe piegarsi al servizio di Valverde e Rodriguez, ma il rapporto con i due, già non idilliaco, si è definitivamente spezzato lungo le rampe verso Covadonga. Più volte Contador si è voltato per chiedere collaborazione ai connazionali, con il chiaro obiettivo di sfruttare la mini-crisi di Froome. Nessuna risposta e nel finale lo scatto secco di Valverde e dello stesso Purito per conquistare gli abbuoni e "stampare" Alberto.
Con il tecnico che ha già definito il percorso adatto alle caratteristiche del leader della Movistar, creando dubbi allo stesso Rodriguez, poco spazio per Contador, che sceglie il sommo rifiuto in risposta ai due compagni. La grande Spagna si scopre fragile.
Questo il percorso del Mondiale: