Alla Vuelta si comincia presto a fare i conti con la montagna. Come da tradizione, il percorso cancella quelle fasi di transizione dalla prima alla seconda settimana e già alla terza tappa, la seconda in linea, le montagne fanno capolino sulla scena. Con la maglia rossa sulle spalle di Alejandro Valverde il gruppo si appresta nella giornata odierna ad affrontare ben quattro Gpm, tutti di terza categoria.
Il primo è il Puerto de Galias, 7,1 km al 5,3%, poi Alto Alcornocales, 9 km al 2,9%, Alto del Camino, 13,3 km al 3,6% e Puerto del Boyar, 6,6 km al 5,6%. Ad aiutare le ruote veloci la posizione delle quattro ascese. In vetta all'ultima fatica di giornata mancheranno oltre 50 km al traguardo. A complicare però i piani un arrivo non accomodante. La tappa, che prende il via da Cadice per giungere a Arcos de la Frontera 189,8 km dopo, si chiude con 2 km in leggera salita.
Terreno favorevole per sprinter non puri, come Sagan e Degenkolb, ma anche per finisseur straordinari come Martin e Gilbert. Nessuno scossone previsto tra i big della generale.