Qualche ora ancora, per lasciare definitivamente il terreno delle parole, le aleatorie supposizioni, e tuffarsi in strada. Solo lì arriveranno risposte veritiere. Mai come quest'anno la Vuelta prende il via stracolma di dubbi e quesiti. Che Contador sarà quello al via della corsa spagnola? Nairo Quintana può completare la doppietta Giro - Vuelta? E Froome solleverà la stagione deludente del Team Sky?
Non basterà la cronometro a squadre della serata iberica per dirimere amletiche questioni, ma di certo il primo assaggio di ciclismo vero fornirà indicazioni su sensazioni, pedalate, idee. Il volto dei protagonisti racconterà quel che sarà. Si nascondono i grandi, in un gioco delle parti tipico di un teatro di questa portata. "Froome è il favorito" dice Contador. Senza stress, non sono certo io l'uomo forte" risponde Quintana. "Dovrò vivere alla giornata" il pensiero del britannico.
12,6 km completamente pianeggianti, in uno scenario cittadino, apriranno la corsa alla maglia rossa. Nessuna difficoltà, se non quelle tipiche di un tracciato che sfiora e saluta quadri di vita quotidiana. La sede stradale è larga, ma la cronometro, a squadre, porta con sè problematiche intrinseche, dovute alla difficile coagulazione di interpreti dal potenziale differente. Come di consueto, al traguardo, cronometro bloccato al passaggio del quinto atleta. Diverse curve, non accomodanti, potrebbero stravolgere l'ordine dei favoriti. Un passo avanti, come sempre in prove di questo tipo, Omega Pharma e Orica (non al meglio). Buone possibilità per i neri del Team Sky, con a contatto BMC e Trek.