Sul traguardo di Risoul il "ghigno" stremato di Rafal Majka. Il primo successo lungo le montagne mitiche del Tour, una sorta di schiaffo alla sfortuna che ha tolto dalla corsa Alberto Contador. La prima gioia per il patron, Tinkoff, giunge dal ragazzo d'oro, protagonista al Giro e convocato d'urgenza per la Grand Boucle dopo lo stop a Kreuziger. Un assolo lungo l'ascesa conclusiva per riprendere il coraggioso De Marchi e l'indomito Rodriguez. Non basta l'accelerazione di Nibali per colmare il gap dalla vetta. Il siciliano stacca ancora una volta i rivali della generale, con lui solo il transalpino Peraud. Alla deriva Porte, stremato dopo la crisi di ieri.
Interessante la sfida per il podio. Bardet sfrutta la giornata negativa di Valverde e si avvicina pericolosamente al murciano. Pochi i secondi da difendere per il leader Movistar, con lo spauracchio Pirenei alle porte. Sogna la Francia. Tre atleti, Bardet, appunto, Pinot e Peraud in odor di podio. Con loro Van Garderen, all'attacco pochi metri dietro a Vincenzo Nibali.
Ad aprire la giornata la fuga consueta. Tanti nomi interessanti. Il duo Tinkoff, Majka - Roche, e il duo Sky, Nieve - Thomas, a guidare una truppa di scalatori. Il Lautaret, affrontato con rispetto, crea selezione ma non distacco. Il plotone controlla i battistrada e il vantaggio non assume proporzioni importanti. L'interminabile Izoard crea la prima reale selezione. La NetApp tira le fila del gruppo per difendere la posizione di Konig, mentre davanti è Thomas a trainare i 15 di testa. Kwiatkowski soffre la lunghezza di una scalata fuori ordinanza.
Nibali, con i gregari di fiducia, resta a ruota, portandosi al comando poco prima dell'infida discesa. Proprio lì arriva l'allungo dell'Ag2r, con Peraud e Bardet che provano a stanare Pinot, in affanno quando la strada scende. Col passare dei chilometri si forma un gruppetto di 5, con Valverde, Nibali e Fuglsang. I big, attardati, rientrano prima della salita decisiva. Il forcing dell'Ag2r costa caro a Porte. Davanti, ai meno 11, accelera il combattivo De Marchi, coadiuvato da Serpa. Rodriguez, con il suo passo, si avvicina. La svolta due km dopo. Majka si alza sui pedali e inizia un volo solitario fin sul traguardo. Dietro Peraud stuzzica i rivali, ma il vero allungo è di Nibali. Valverde reagisce in ritardo, Van Garderen mostra migliore condizione. A 1,7 dal termine Alejandro alza bandiera bianca. Nibali rispode allo scatto di Peraud e lo fulmina sotto lo striscione d'arrivo. Bardet e Pinot, insieme, a 48" da Majka, poco prima di Van Garderen. Valverde addirittura a 1'23".
Ordine d'arrivo:
1) Majka
2) Nibali
3) Peraud