La due giorni alpina si chiude con i 177 km da Grenoble a Risoul. Tappa impegnativa, con due colli di prima categoria e nel mezzo il mitico Izoard, la cui vetta è posta a oltre 2300 metri. Terreno adatto per far saltare il banco, ma l'arrivo di Chamrousse ha mostrato un Nibali senza avversari. Se Richie Porte è saltato dopo pochi chilometri d'ascesa, il forcing Movistar non ha prodotto il risultato sperato da Alejandro Valverde. La maglia gialla ha controllato, fin troppo. Uno scatto per raggiungere i due davanti, una semplice progressione per tagliare in solitaria il traguardo. Una vittoria all'apparenza quasi involontaria.
Resta invece interessante la lotta per il podio. Valverde deve difendere un minuto circa sul duo francese Bardet - Pinot, con il primo in grado di sfruttare l'aiuto del compagno di squadra Péraud, il settimo della generale.
Oltre all'Izoard, come detto due colli di prima categoria. Si apre con il Lautaret, altra cima mitica, oltre i 2000 metri, per chiudere con la salita verso Risoul, 12 km al 7% di pendenza media. Con l'avvento del caldo, e la fatica accumulata nelle gambe, possibili scenari inediti. Si comincia a faticare fin dal via, in una tappa che si dipana in un continuo sali-scendi. Terminato l'Izoard picchiata verso Guillestre e poi ancora montagna, l'ultima alpina.