Da Bourg-en-Bresse a Saint-Etienne, 185,5 km sinistramente simili a quelli appena percorsi dalla carovana nella tappa che ha portato da Besancon a Oyonnax. Quattro le ascese da superare, stavolta dislocate lungo tutto il percorso, con un finale ancora una volta in picchiata.
Difficile prevedere stravolgimenti nella classifica generale. Nibali ha dimostrato, facendosi trovare puntuale nel momento clou, con l'attacco pilotato di Martin per Kwiatkowski, di essere l'assoluto padrone del Tour de France. Qualche crepa l'ha mostrata Richie Porte, meno propenso al rischio quando la strada si fa pericolosa.
Il percorso è come sempre adatto ad attaccanti volenterosi o a sorprese dell'ultim'ora. Ieri ha trionfato il francese Gallopin, dopo un'azione splendida del campione svizzero Elmiger. A bocca asciutta Sagan, che proverà quest'oggi, con Gerrans, a vendicare un Tour fin qui da piazzato.
Come detto sono quattro i Gpm di giornata. Il primo è il Col de Brouilly, 4° categoria,1,7 km al 5,1%, seguito dalla Cote du Saule-d'Oingt, 3° cat., 3,8 km al 4,5%. I restanti due, più impegnativi per lunghezza e posizione, sono il Col de Brosses, 3°cat., 15,3 km al 3,3%, e la Cote de Grammond, 3° cat., 9,8 km al 2,9%.