Scosso dall'addio di Contador, con Nibali saldamente al comando, il Tour riparte, dopo il riposo, da Besancon. 187,5 km difficili, aperti a ogni pronostico. Il percorso stimola tentativi da lontano, perché se è vero che i Gpm sono tutti posti nella parte finale del tracciato, l'inizio riserva insidie in serie. Sarà un continuo alternarsi di salite e discese, con poche occasioni per riprendere fiato. Kwiatkowski ha provato a far saltare il banco verso il traguardo di La Planche des Belles Filles, qualcuno potrebbe tentare quest'oggi, soprattutto se particolarmente attardato in classifica.
Il finale è in discesa, con gli ultimi 15 km in picchiata verso Oyonnax, ma a quel punto, dopo aver solcato la vetta della Cote d'Echallon il plotone dovrebbe essere ridotto a pochissime unità. Nibali non ha necessità di far la corsa e cercherà di salvaguardare la squadra in vista di Alpi e Pirenei. Valverde e Porte non hanno mostrato gambe all'altezza del Tour, ma Alejandro, visto l'abbrivio conclusivo favorevole, potrebbe farci un pensierino.
Ad attendere i corridori tre Gpm di terza categoria e uno di quarta. Al chilometro 141 transiteranno sul Col de Rogna, 7,6 km al 4,9%, a seguire la Cote de Choux, 1,7 km al 6,5% e la Cote de Désertin, 3,1 km al 5,2%. Ultima asperità la già citata Cote d'Echallon, 3 km al 6,6%. Solcata la vetta una prima discesa, un altro strappo e via verso la picchiata finale.