Splende l'azzurro sul Giro. Si esce dalla discesa, tecnica, bagnata e ci si lancia sulla prima salita vera, quella che accoglie i corridori verso Viggiano. Con l'arrivo delle montagne il sole torna a splendere per gli ultimi quattro chilometri chiamati a decifrare la quinta tappa. Spunta come una freccia Brambilla, geniale nel suo spericolato attacco lungo i ripidi tornanti. Dietro insegue quel che resta del gruppo, capitanato dalla Katusha. Sembra un finale apparecchiato per Joaquim Rodriguez e invece spunta un lampo italiano, un talento di casa nostra. Diego Ulissi si prende la tappa con intelligenza, sferrando l'attacco al momento opportuno, piegando un coriaceo Evans e un temibile Arredondo.
Una tappa, la quinta, lunga 203 km, condita da tre Gpm. Il primo Valico D.Serra di San Chirico di teza categoria, il secondo, con passaggio sul traguardo a Viggiano, di quarta categoria, più l'ascesa finale con pendenza media del 4,6 %, ma un ultimo chilometro al 7. A caratterizzare la tappa una fuga di 11 uomini, con all'interno Viviani e Swift in lotta per la maglia rossa, lasciata vacante da Kittel, ritiratosi prima della partenza di ieri e ora senza un padrone assoluto. L'Orica controlla buona parte della corsa, riducendo il gap dai battistrada, giunto, nel momento del massimo vantaggio, fino ai 5'30. Il più attivo, in testa, è il tedesco Bjorn Thurau. Sarà lui l'ultimo a essere ripreso dal plotone.
A 16 km dal traguardo una caduta spezza il gruppo in due tronconi. Coinvolti tra gli altri Santaromita, Pozzovivo, S.Sanchez. A far la differenza non è tanto la salita, pedalabile, quanto la discesa che porta ai restanti 5 km. Rodriguez si porta in testa, guidato da Moreno, mentre allo scollinare il primo a provare l'allungo è Boasson Hagen. Come una freccia, spunta tra gli alberi Brambilla. Guadagna circa una ventina di secondi. Vano l'inseguimento di Malacarne, come il tentativo di Rolland. La pedalata è buona, ma dietro si organizza il treno Katusha. A poco più di un chilometro dallo striscione finale l'aggancio. Quando si sposta Moreno, Rodriguez resta scoperto, con a ruota Arredondo e Boasson Hagen. Dietro un grande Matthews chiude il buco, salvando la maglia e favorendo la volata perfetta di Ulissi.
Ordine d'arrivo:
1) Ulissi
2) Evans
3) Arredondo