Parte da Belfast il Giro d'Italia numero 97. Il rosa si immerge nell'Irlanda resa romanzesca dalla pioggia. 21,7 km da correre via, contro il tempo, uniti in una corsa a squadre capace di delineare già distacchi pesanti prima delle attese montagne. Lungo un percorso non difficile, caratterizzato da una sola ascesa di scarsa entità, la salita di Stormont, è proprio il maltempo a giocare il ruolo principale. I curvoni, viscidi, spaventano e segnano gerarchie e addii. A farne le spese è soprattutto la Garmin che vede Daniel Martin planare al suolo e abbandonare i sogni di gloria. Trionfa la Orica GreenEdge, favorita della vigilia, supportata, soprattutto nella prima parte, da terreno favorevole. La prima maglia di leader è per il trentasettenne canadese Svein Tuft.
Limita i danni la Omega Pharma di Rigoberto Uran, seconda al traguardo, nonostante le assenze pesanti di Martin e Kwiatkowski, specialisti del format. Sornione resta a contatto con i migliori l'eterno Cadel Evans, terzo con la BMC a una manciata di secondi dalla vetta.
Tra i big, pagano distacchi importanti Quintana e Purito Rodriguez. Movistar e Katusha sono squadre costruite per brillare sulle grandi montagne, ma il minuto e mezzo accumulato dal recente vincitore del Giro di Catalogna rischia di essere già fardello pesante. Per Nairo poco meno di un minuto.
Buona prova per Sky, Tinkoff e Astana, a ridosso del podio, mentre la Lampre di Cunego cede 1:20.
Ordine d'arrivo:
1) Orica GreenEdge 24:42
2) Omega Pharma Quick-Step +5
3) BMC +7