Tony Martin e Alberto Contador. Nel segno del potente tedesco e dello spagnolo volante si chiude la sei giorni nei Paesi Baschi, ricca di spettacolo e fascino. 26 km contro il tempo per disegnare in maniera definitiva la classifica. Non una cronometro tradizionale, tutt'altro. Due salite ad attendere i corridori da Markina a Xemein. Prima l'Alto de Gontzagaigana, con pendenza media del 6%, e a seguire l'Alto de Santa Eufemia, ultimo baluardo prima della picchiata verso il traguardo. Vince Martin, passista straordinario, ma non solo. Splendido gregario del giovane compagno Kwiatkowski, raccoglie in terra iberica il secondo successo personale, precedendo sull'arrivo di 7 secondi Alberto Contador.
La maglia gialla è del campione di Pinto, padrone della corsa dal primo giorno. Respinto l'assalto all'arma bianca di Valverde, colpito di rimessa nell'ascesa conclusiva verso Ordizia, il Pistolero ha controllato la corsa, attaccandosi alla ruota del connazionale o sondando in prima persona il terreno. Contador ha corso, in Spagna, da Contador. Vincere, regalando spettacolo. Il mantra del capitano Saxo è chiaro a tutti nella stagione del rilancio dopo l'opaco 2013. L'obiettivo è l'accoppiata Tour-Vuelta, il duello annunciato è col keniano bianco Froome, staccato di recente al Giro di Catalogna, lungo i tornanti impregnati di leggenda della Grand Boucle.
Certo la crono odierna era disegnata su misura per Alberto, a suo agio lungo un percorso segnato da continui cambi d'andatura, ma la padronanza con cui ha tenuto il passo, soprattutto nel secondo tratto, di Martin ha stupito. Non è riuscito nell'impresa Valverde, al traguardo ottavo a oltre un minuto. La controprestazione costa al leader della Movistar il podio, occupato da Kwiatkowski, brillante terzo oggi, e dalla sorpresa Peraud.
Cronometro:
1) Martin 38:33
2) Contador + 7"
3) Kwiatkowski + 15"
Classifica generale:
1) Contador 21:09:11
2) Kwiatkowski + 49"
3) Peraud + 1'04"