Appuntamento amaro con lo snowboard cross maschile per i rider italiani che non riescono a portare a casa nessuna medaglia. A trionfare è il francese Pierre Vaultier al termine di un testa a testa bellissimo con la sorpresa russa Olyunin.
La gara rinviata ieri per le condizioni meteo si svolge regolarmente nella mattinata odierna sotto una fitta pioggia che però ostacola ben poco il normale sviluppo del programma olimpico. Prima dello start degli ottavi di finale arriva subito una brutta notizia per l’Italia che perde Perathoner per infortunio ancor prima di scendere in pista.
Gli altri tre vanno tutti fortissimo e passano senza grosse difficoltà le proprie batterie: Tommaso Leoni chiude terzo nella batteria 3, Visintin è secondo in batteria 5 e Luca Matteotti con qualche rischio di troppo riesce a tagliare il traguardo come terzo sfruttando il pasticcio degli altri rider in corsia che gli spianano la strada verso i quarti di finale.
Gli ottavi vedono uscire di scena un grande protagonista dello snowboard cross, Baumgartner che scende in pista malissimo e chiude lentamente ultimo. Bene invece il francese Vaultier, il tedesco Shad ed il russo Olyunin.
Nei quarti di finale è subito guerra per un posto nel turno successivo. La prima batteria la vince lo spagnolo Heguibar davanti a Hill e Deboild. Caduta per l’altro iberico Hernandez mai veramente convincente in questa olimpiade. Nel secondo quarto di finale il nostro Tommy Leoni scivola durante un testa a testa accanito con un grande favorito di giornata, il norvegese Sivertzen e lascia l’Olimpiade anzitempo. Domina la batteria ancora il russo Olyunin che comincia a fare paura tagliando il traguardo prima di Jacob e dello stesso Sivertzen. Batteria complicata anche per Omar Visintin che però riesce ad arrivare secondo dopo essersi trovato in mezzo ad un domino in cui sono caduti James, Shad e Huges. Il bolzanese arriva secondo qualificandosi per la semifinale dietro Vaultier e davanti a Douschan. Passa anche Luca Matteotti ancora in maniera fortunata: l’aostano cade ma riesce a rimanere in piedi e arriva davanti allo squalificato Watter e alla coppia Robanske-Bolton che si elimina da sola dopo un contatto.
Le semifinali sono entrambe agguerrite e gli italiani sono entrambi inseriti nella seconda batteria. Il primo atto delle semifinali finisce ancora sotto il segno di Olyunin che domina la scena di casa e chiude davanti a Deboild e Sivertzen. Solo small final per Hill, Jacob ed Eguibar, fin lì grande protagonista di giornata.
L’altra semifinale ha dell’incredibile ma purtroppo per il nostro Omar Visintin costa tanto ai nostri colori. Traffico intenso e nervi alle stelle compromettono il normale sviluppo della gara e Visintin in salto centra la parte anteriore della tavola di Bolton e cade rovinosamente a terra senza rialzarsi. Ne approfittano i francesi che fanno doppietta con Vaultier e De le Rue che chiudono davanti al nostro Luca Matteotti fortunato nello sfruttare le cadute degli avversari e la squalifica dell’austriaco Douschan che ha toccato una bandierina ad inizio gara.
Dopo la small final vinta da Eguibar si va per la finalissima che assegna le medaglie. Luca Matteotti parte lento ed è costretto a rincorrere nella folta bagarre che si viene a creare. Vaultier e Olyunin provano la fuga e si giocano testa a testa il metallo più prezioso. L’aostano Matteotti cade nel tentativo di rimonta e spegne definitivamente ogni speranza di medaglia azzurra. In volata vince il francese Vaultier che precede un entusiasta Olyunin; Deboild conquista il bronzo davanti a De le Rue e Sivertzen.
Oro inaspettato ma meritato per la Francia che con costanza e tanta tecnica ha portato ben due atleti a giocarsi una medaglia in big final. Vaultier vince di potenza contro un avversario agguerrito come Olyunin. Suonerà la marsigliese nella Medal Plaza di Sochi per incoronare la grande impresa per il francese di Briançon.
Grande peccato per Omar Visintin che appariva in gran forma ed era in netta corsa per potersi giocare una medaglia. Il rider di Merano è sembrato anche piuttosto dolorante dopo la caduta e non è nemmeno sceso nella small final. Nulla però si può rimproverare ai nostri atleti che se la sono giocata fino all’ultima curva.