Niente rivoluzione, ma poco ci manca. Il trittico finale minacciava tempesta e così è stato. La Vuelta scoppia sulla terribile ascesa finale di Pena Cabarga. 6 km con strappi durissimi. Gli ultimi 2, al 20%, mettono a nudo giorni di fatica, trasferimenti, tensione. E a sorpresa il più pimpante è Chris Horner, un patto col diavolo quello stretto dal corridore della Radio Shack. A quarantadue anni non sembra conoscere la stanchezza. Sfrutta l'allungo della Katusha e sfianca il Nibali ansimante di questi giorni. Testa china sulla bicicletta, quasi a contorcersi sull'asfalto rovente per difendere la roja. E lo squalo ci riesce. Per 3” è ancora leader. Ma la sensazione è che sulla corsa stia sventolando la bandiera a stelle e strisce. Servirà un grande Nibali domani, ancor più sabato sullo storico Angliru. Pimpanti anche Rodriguez e Valverde, rivali per ora lontani, sempre temibili. Mentre davanti completa il capolavoro di giornata il bielorusso Kiryenka. Parte da lontano, solitario percorre quasi 40 km, resiste al ritorno dei compagni di giornata e taglia il traguardo a braccia alzate. La prima gioia del Team Sky porta la firma di Vasil, gregario di lusso.

 

Tappa movimentata. Scalate non proibitive, ma continue. L'Alto de Caracol, penultimo Gpm di giornata, segna la prima svolta della corsa. Si frantuma il plotone dei fuggitivi. Al comando transitano in tre. Kiryenka, Martinez e Sorensen. L'assolo è però del corridore Sky che si invola da solo, guadagnando non solo sugli ex compagni d'avventura, ma anche sul fitto gruppo dei migliori, guidato dalla Movistar di Valverde. L'imbocco dell'infido muro finale, pochi, ma durissimi chilometri, inframmezzati da un leggero falsopiano, muta completamento lo scenario. La Katusha infila la curva d'apertura a tutta e di colpo esplode la contesa. Nibali tiene la ruota di Horner. Davanti si riporta Herrada, fedelissimo di Valverde.

 

Ai meno due, nel punto più impervio, arriva l'atteso attacco di Joaquin Rodriguez, uno che ama questa montagna, anche se qui non ha mai vinto. Risponde Horner e con lui Nibali. Fatica Valverde. Pochi metri e si decide la gara tra i big. Il contrattacco dell'americano è letale. Si difendono Purito e Alejandro. Si stacca Vincenzo, campione d'orgoglio, ma oggi non di gambe. Ancora in rosso, ma per quanto?

 

ORDINE D'ARRIVO:

1) Kiryenka

2) Sorensen +28"

3) Hansen +1'18"

4) Kohler +1'34"

5) Martinez +1'42"

 

CLASSIFICA GENERALE:

1) Nibali

2) Horner +3"

3) Valverde +1'10"

4) Rodriguez +2'24"

5)Roche +3'43"